
Come tenere lontano i lupi dall’ovile
Con una voce impregnata di tutta quella arroganza che sin dal suo fondatore – l’askenazita Klaus Schwab – emerge tra gli associati al WEF (Word Economic Forum), Maria Leptin (presidente del Consiglio europeo della ricerca, guarda caso dal primo novembre 2021) ha sentenziato “I vaccini non vanno spiegati alla popolazione, ma bisogna usare strumentalmente la religione o trattare la popolazione come un esercito”.
È chiaro che molti di noi si sono comportati da pecore, tanto da indurre queste “menti illuminate” o a scelta “benefattori” a credere di poterci manipolare tutti a piacimento; fossi in loro non conterei troppo sulla vittoria in questa guerra contro l’Umanità perché, potranno ancora portare a termine qualche battaglia, ma la guerra no, quella l’hanno già perduta.
Molti, in presenza di fatti inconfutabili, hanno deciso di svegliarsi e non credere più alle fandonie perpetrate con una sicumera davvero imbarazzante: molti si informano, evitano di bere d’un fiato solo le informazioni con cui televisioni e giornaloni martellano le nostre menti; molti preferiscono riconoscere silenziosamente di aver sbagliato, anche senza ammetterlo pubblicamente, ma tenendosi lontano da ogni nuova forma di intrusione nel proprio corpo.
Impossibile, a questo proposito, non riportare le parole dell’ironico professor Daniele Giovanardi: “Il Consiglio Europeo ha individuato una malattia altamente contagiosa: l’esitazione vaccinale. Propone quindi, in un documento ufficiale, di coinvolgere e di finanziare le strutture sanitarie, le scuole, i media, tutte le istituzioni allo scopo di isolare e tacitare tutti coloro che volessero ragionare sull’utilità o meno di un nuovo vaccino. Ovviamente nell’interesse del consumatore”.
Infatti l’ultima campagna vaccinale sembra non aver avuto successo, tant’è che l’intensificazione del programma “Agenda 2030” inizia ad assumere contorni grotteschi, anzi tragici se non arginati finché possibile: hanno iniziato a parlare di nuove pandemie – loro lo sanno per ovvi motivi – molto peggiori di quest’ultima, con la quale gli Stati (e il nostro in particolare) hanno terrorizzato milioni di persone, usando il potere di una comunicazione fasulla.
A questo proposito c’è da chiarire che un gruppo di parlamentari europei, di cui fa parte l’avvocato Renate Holzeisen – su precise domande – in data 18 ottobre 2023 ha ottenuto un documento nel quale l’EMA ha confermato che i sieri Anti Covid 19 non sono mai stati autorizzati per la prevenzione dell’infezione dal virus SARS COV 2.
Resta quindi da capire con quale pretesto sia stato imposto l’obbligo vaccinale – basato sulla prevenzione – da parte del governo italiano, precedentemente ben edotto sulla reale situazione: l’economista Mario Draghi, con la complicità del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha commesso diversi reati carpendo la buona fede della popolazione, corsa a vaccinarsi, terrorizzata dal “Non ti vaccini, muori. Non di vaccini, contagi e fai morire”. Un illecito per giunta parecchio grave, viste le numerose “morti improvvise” e reazioni avverse di notevole entità su una popolazione che si è fidata delle loro parole.
Per non parlare dell’articolo 32 della Costituzione (“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario…”) che è stato ampiamente calpestato, anzi… si è passati a un vero e proprio ricatto ai lavoratori, sapendo perfettamente quanto asserito dall’EMA.
È stato possibile far emergere una prima parte della verità sull’enorme business che ha generato un simile crimine perché onesti ricercatori non hanno smesso di approfondire i loro studi e di divulgare quanto, piano piano, sta emergendo.
Alcuni non sono più tra noi colpiti da infarti come Giulietto Chiesa, giornalista dalle analisi politiche internazionali risultate ineccepibili; Domenico Biscardi, la prima voce a parlare di grafene e micro-trasmettitori nel sangue; Giuseppe De Donno primo sperimentatore della terapia con il sangue dei guariti dall’infezione; il premio Nobel Luc Montagnier, antesignano nel diffondere la effettiva provenienza del virus ingegnerizzato; ultimamente l’eurodeputata Michele Rivasi che chiedeva delucidazioni sulla sparizione dei messaggi tra la Von der Leyen e l’A.D. della Pfizer, Albert Bourla.
Sabato scorso è toccato ad Alessandro Meluzzi, noto psichiatra e criminologo ricoverato d’urgenza per emorragia cerebrale, ma sulla via della guarigione, con buona pace di quell’individuo inqualificabile, assunto al ruolo di virostar, il “Bassetti” (nomen omen), privo del rispetto dovuto a un uomo in coma farmacologico. Attraverso i canali della cosiddetta controinformazione il professor Meluzzi ha sempre chiarito, con cognizione di causa, le dinamiche che muovevano i burattini dello scenario politico, non solo italiano.
Il problema che si pone oggi è enorme per quanto riguarda il nostro futuro di libertà e autodeterminazione.
L’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, un ente privato sovvenzionato per l’ottanta per cento dai soliti Gates e compagni di merenda, sta stilando linee guida per la salute pubblica a livello globale da seguire, soprattutto nel caso delle prossime pandemie: diventerebbe di fatto un ente sovranazionale se i vari Stati aderissero a tale PROPOSTA.
Il tentativo di creare un’unica autorità sanitaria globale centralizzata – minaccia più che reale delle libertà sanitarie e della sovranità dei paesi – dovrebbe essere fermata per l’Italia dalla nostra Delegazione guidata da S.E. l’Ambasciatore Vincenzo Grassi.
Ma se tutti gli Stati si decidessero a non accettare le imposizioni di tale struttura, emanate da un ente privato in occasione della riunione dell’Organismo Intergovernativo di Negoziazione (INB) a Ginevra negli ultimi giorni, questo vero e proprio golpe sanitario si affloscerebbe in un attimo.
Perché qualche dubbio sui conflitti d’interesse dell’OMS è lecito averlo, soprattutto visti gli interventi specifici sull’argomento “vaccino” durante gli ultimi tre anni, in cui l’ente – che dovrebbe tutelare la nostra salute – ha nascosto e continua a nascondere i danni, per la maggior parte irreversibili, provocati dal tanto sponsorizzato siero.
Inoltre a maggio 2024 entrerà in vigore ufficialmente il Digital Service Act, il nuovo regolamento europeo dei servizi digitali, una nuova cultura della prevenzione dei rischi sistemici, dalla disinformazione ai contenuti illegali, a cui farà seguito il Trattato pandemico internazionale, con conseguenti Regolamenti Sanitari.
Entrambi, affideranno agli Stati il controllo delle piattaforme e a queste il compito di ESPELLERE ogni voce dissonante: la censura delle informazioni “false” e inaffidabili (o ritenute tali) circa le minacce alla salute pubblica definite dall’OMS, sarebbe quindi totale.
Perché, se qualche spiraglio di dubbio lo abbiamo avuto circa l’attendibilità dell’immunizzazione attribuita al siero, l’opportunità di lockdown, la rilevanza protettiva del green pass, la dimostrazione dell’inutilità di It-alert spacciata per sistema di allarme pubblico direttamente alla popolazione (suonerà nei nostri cellulari e ci dovremo chiudere in casa, pena sanzioni o esercito con armi puntate?), con queste imposizioni dittatoriali non sarà più possibile.
Una stretta quindi sull’informazione, con il pretesto di voler proteggere coloro che non sarebbero in grado di riconoscere il vero dal falso… spiegazione che si confà perfettamente al concetto che costoro hanno della popolazione, ritenuta più o meno un gruppo di “Minus habens”.
Con questo nuovo metodo di controllo non potremo più essere raggiunti dal video del cittadino di Trento che esce sul balcone del suo condominio nei pressi di via Maccagni, dove troneggia una bella torre 5G. Non ascolteremo la testimonianza sull’epistassi (sangue dal naso) sua e di sua madre in due giorni consecutivi in concomitanza con l’avvenuto rialzo delle frequenze dell’antenna. La misurazione con un semplice oggetto, reperibile in Internet, dà risultati inquietanti: tutto fuori scala e in allarme. No comment.
Forse potremo bearci di un video nel quale il professor Yuval Noha Harari spiega come bisogna tenere la popolazione davanti allo schermo con videogiochi o con assunzione di droghe varie, visto che l’intelligenza artificiale potrà sostituire la maggior parte dei lavoratori… o forse no, lo toglieranno dal web affinché a nessuno venga in mente di capire quello che è stato programmato da tempo.
Ciò che però insospettisce sull’entrata in vigore di tali strumenti liberticidi è il fatto che proprio in quelle date ci sono due appuntamenti elettorali importanti: le elezioni in Europa e negli Stati Uniti.
Se per caso scoppiasse un’altra pandemia (come d’altra parte annunciata dai soliti noti) e fosse già attivo questo sistema di censura, come potremo essere indirizzati attraverso un’informazione “policroma”, come potremo esprimere il nostro parere, come potremo andare alle urne con una visione meno univoca di quella propagandata dalla grancassa ufficiale?
Siamo sicuri che non spunteranno altri regolamenti per combattere la “disinformazione”?
Siamo in piena trasformazione, lo asserisce lo stesso Klaus Schwab nel suo libro “La quarta rivoluzione industriale”: super computer portatili e disponibili ovunque, robot intelligenti, veicoli autonomi, aumento delle capacità cerebrali grazie alla neuro-tecnologia… ma, ovviamente, tutta questa trasformazione deve essere guidata da personaggi carismatici e super intelligenti come quelli affiliati al Word Economic Forum.
Per gli altri, quelli che hanno conservato il legame con il divino riconoscendo i propri limiti, non resta che tenersi lontani da tale tracotanza e assistere all’autodistruzione di personaggi simili, preceduta dal disfacimento dei loro progetti, il cui simbolo sono le migliaia di auto elettriche che bruciano qua e là, come aveva previsto Sergio Marchionne, un essere geniale, laureato in filosofia con una tesi – non a caso – su Kierkegaard.
Chicca Morone – Editorialista
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