… recidivi senza pietà
Qualcosa mi sfugge. Con che coraggio Ursula e Mario si presentino al Parlamento Europeo per proporre un piano di ristrutturazione politico economico, dopo aver affossato le nostre economie e aver ridotto la politica di ogni stato europeo in mano a burattini, obbedienti ai diktat provenienti da oltreoceano, è per lo meno sconcertante.
“L’unico modo perché l’UE continui a esistere, servono 800 miliardi all’anno” Supermario pontifica, citando ovviamente il Piano Marshall.
È d’obbligo un cambiamento radicale per diventare più produttivi e competitivi: i suoi riferimenti sono la Cina e l’America… perché mica bisogna volare basso.
Ha perfettamente ragione, ma il cambiamento va fatto alle radici, là dove si è incancrenito il sistema che ci ha portati sull’orlo dell’abisso.
Il suo “serrare i ranghi”, per essere tutti uniti in questa sfida epocale senza la quale perderemmo il nostro benessere, distruggeremmo l’ambiente o ne andrebbe la nostra libertà, mi ha tranquillizzato: visto che non ne ha mai azzeccata una, dall’anatema contro chi non si sarebbe vaccinato e sarebbe morto o avrebbe fatto morire gli altri; a tutta una serie di manovre che hanno distrutto dal tessuto sociale al territorio e molto altro… ci sono buone probabilità che senza l’attuazione di questo suo report (400 pagine) potremmo cavarcela.
“Ridurre i prezzi elevati dell’energia continuando a decarbonizzare” è uno dei punti chiave. Peccato, perché la cosiddetta transizione energetica si sta già dimostrando fallimentare nell’assoluta mancanza di vantaggi: l’elettrificazione, cioè la sostituzione progressiva delle tecnologie che utilizzano combustibili fossili con tecnologie che fanno uso dell’elettricità soltanto da fonti rinnovabili in tutti i settori, dalla cucina di casa, al riscaldamento, ai trasporti, ha a che fare con gli investimenti dei soliti noti che vogliono togliere la terra agli agricoltori, impiantare pannelli fotovoltaici, pale eoliche, sostituire il nostro cibo con succedanei fabbricati nelle loro industrie, nonché obbligarci a comprare auto elettriche.
A questo proposito consiglio il filmato registrato nel mese di ottobre 2017 durante la Lectio Magistralis di Sergio Marchionne a Trento in cui l’ingegnere, fortemente contrario a questo investimento, mette in guardia da tale progetto: parole dure dette da chi aveva ben presente le trame che si nascondevano dietro l’apparente beneficio.
“I limiti dell’elettrico non riguardano soltanto i costi, l’autonomia, i tempi di ricarica o la rete di rifornimento: c’è un elemento molto più importante che non viene quasi mai considerato. Prima di dare per scontato che i veicoli elettrici siano la risposta definitiva, dobbiamo considerare il loro impatto ambientale durante tutto il ciclo di vita, specialmente per quanto riguarda la fonte da cui si ricava l’energia elettrica”
dichiarava con chiarezza.
Che Sergio Marchionne stesse facendo riferimento alle migliaia di bambini del Congo che lavorano nelle miniere in condizioni di lavoro terribili e rischi per la salute per estrarre il cobalto, minerale usato nella produzione di batterie agli ioni di litio, indispensabile alle batterie delle auto elettriche, tutto nell’ottica “green”? Una manciata di centesimi e una schiavitù sotto gli occhi di tutti per ridurre le emissioni di CO2 quando “loro” arrivano a Davos e ovunque su Jet privati?
E riprendeva “L’emissione di un’auto elettrica quando l’energia è prodotta da combustibili fossili nelle migliori delle ipotesi sono equivalenti a un’auto a benzina. Le auto elettriche possono sembrare una meraviglia tecnologica soprattutto per abbattere i livelli di emissioni nei centri urbani ma si tratta di un’arma a doppio taglio. Forzare l’introduzione dell’elettrico su scala globale, senza prima risolvere il problema di come produrre l’energia da fonti pulite e rinnovabili, rappresenta una minaccia all’esistenza stessa dell’intero pianeta”
Meno di un anno dopo moriva improvvisamente in una clinica svizzera, dove era andato per un controllo di routine: aveva fissato diversi appuntamenti per la settimana successiva.
Ma imperturbabili gli arroganti leader di Bruxelles continuano a rassicurarci che in tal modo si abbatterà non solo l’inquinamento atmosferico nelle città.
E grazie all’aiuto della digitalizzazione delle reti migliorerà nettamente l’efficienza energetica: l’Intelligenza Artificiale è alle porte su larga scala, persino in sostituzione degli insegnanti nelle scuole, perché tali macchinari saranno di sicuro in grado di percepire il disagio di ogni singolo alunno e provvederanno a rassicurarlo con le giuste parole e la giusta gestualità.
La scuola è diventata ovviamente terreno di battaglia perché, se un adulto riesce a decodificare l’erroneità di certi messaggi, avendo per lo più ricevuto un’educazione meno tendente all’indottrinamento compulsivo e ha la facoltà di elaborare ciò che gli viene imposto, il ragazzino può solo essere disorientato dagli in-put insensati che menti bacate possono proporre.
La sessualità (che è alla base della sopravvivenza della specie) è argomento principe, dagli insegnamenti alla masturbazione alla insistenza sulla percezione che il bambino ha di sé: si sente più simile alla mamma o al papà? Vorrebbe essere una femminuccia invece di un maschietto? O è il maschietto quello che la contraddistingue?
Preoccupante è il numero di star hollywoodiane che adottano bimbi africani e che inspiegabilmente una volta arrivati negli Stati Uniti cambiano sesso. Perché anche intorno ai tre anni si può perfettamente essere in grado di definirsi nel diverso genere come dimostra un “bambino” – intervistato da un commentatore della televisione nazionale francese, tenuto per mano da una madre molto orgogliosa – che alla domanda “Perché hai scelto il nome Lilì” non sa rispondere, ma asserisce di aver capito di essere una bambina proprio a tre anni. Il nome Didier non è più pronunciabile, naturalmente per non turbarlo… ci vuole un bel coraggio a evirare il proprio figlio in virtù di non si sa bene quale progetto!
Ma non basta. Un articolo di The Guardian promuove il filmato, con immagini inequivocabili, di un rapporto sessuale tra due adulti di fronte a un gruppo di bambini tra gli otto e i dieci anni: una ragazzina tiene le mani sulla bocca e guarda decisamente spaventata lo spettacolo.
Con quale diritto possono produrre simili oscenità violando l’innocenza di creature molto più adatte a giocare e ad avvicinarsi all’argomento non su un palcoscenico, presumibilmente in un’età in cui il compagno di “giochi proibiti” può essere un coetaneo? Non ci sarà un progetto di sdoganamento della pedofilia?
La mente illuminata di tale scempio, Milo Rau (regista, giornalista e saggista svizzero nato nel 1977), ha vinto il premio come autore del migliore spettacolo straniero presentato in Italia; ha vinto anche il Peter Weiss Award (2017) visto che il motivo conduttore è che va premiato chi fa parte di un certo programma dimostrativo della fluidità vincente e dell’abbattimento dei limiti a 360°.
Così nelle Olimpiadi vince la medaglia d’oro della boxe per i pesi leggeri, l’algerina Imane Khelif, donna dai possenti bicipiti e la struttura fisica poco femminile, oltre ai già accertati cromosomi XY donati dalla natura. Mentre la nuotatrice Will/ Lia Thomas non ha potuto essere presente a Parigi perché ha perso la causa contro la federazione nazionale di nuoto: il verdetto è stato che chiunque abbia attraversato nel corso della vita “qualsiasi momento della pubertà maschile” non può in alcun caso gareggiare nella categoria femminile delle competizioni di alto livello, Olimpiadi comprese.
In questo rovesciamento della realtà rimane però sempre iconico il sorriso di Ursula Von der Leyen (nasce Albrecht, ma la notizia che il nonno fosse un generale delle SS di nome Karl Albrecht Oberg è sicuramente falsa) sia quando scambia sguardi di soddisfazione, occhi negli occhi di Mario Draghi, sia quando, più amichevolmente ancora, bacia Albert Bourla, il CEO di Pfizer, a suggello del traffico di SMS mai desecretati, nei quali ci sarebbe stata testimonianza di una facilitazione per un contratto di fornitura da 1,8 miliardi di dosi anti-Covid.
Sorride, nonostante penda sulla sua testa una denuncia penale da parte dei tribunali belgi riguardo lo scandalo di tali sms privati e la totale opacità del suo comportamento.
Dicono che anche Marat immerso nell’acqua tiepida della vasca da bagno sorridesse beato prima dell’arrivo di Charlotte Corday…
“Il potere logora chi non ce l’ha” ha detto Giulio Andreotti, ma il logorio mentale di chi assaggia la facoltà di entrare nella stanza dei bottoni, dove si decidono questioni di economia e finanza a livello mondiale, non è certo piccola cosa: si è disposti a tutto per non perdere tale facoltà.
Il problema è che ciò che si perde è il senso della realtà, tant’è che, nell’ambito del Parlamento Europeo, Draghi e compagni di merenda vorrebbero esautorare il diritto di veto (con il quale possiamo salvarci ancora da qualche imposizione, mantenendo un briciolo di quella sovranità popolare, su cui si fonderebbe la nostra Repubblica); inoltre asseriscono che ci vogliano 800 miliardi all’anno per tenere in piedi una UE in cui hanno gestito i nostri denari e soprattutto la nostra salute in modo così indegno.
Per favore, ditemi che siamo su “Scherzi a parte”.
Civico20News
Chicca Morone
Editorialista
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Buona domenica a tutti!! Scherzi a parte!! Dopo queste notizie …….non si puo’ che ridere amatamente!
… e loro implacabili proseguono!
Mah! Non sono così sicura che dopo queste notizie si possa ridere “amatamente”. Forse amaramente?! Ma io non riderei proprio…
Luisetta, colpita dal morbo freudiano, condivide l’amarezza di noi tutti. Così difficile lottare x la libertà di ognuno di noi…
grazie Chicca, sono orgoglioso di potermi considerare tuo amico
beh… è reciproco!
Ottimo articolo.Sollecota l’apertura degli occhi.Induce a pensare.Lo diffondero’.
grazie… sempre troppo gentile!
Rosalba Formato ha fatto un commento che condivido pienamente. Non rido neppure io , dopo questo commentario di Chicca , mi pare si possa solo dire GRAZIE a Chicca che ha avuto la “penna” giusta e la capacità di denunciare con una chiarezza davvero invidiabile , la situazione attuale, 110 lode a Chicca ed ancora grazie
Ciao Chicca, grazie per la chiarezza, la lucidità con cui esponi una situazione del momento storico che purtroppo stiamo vivendo … Riuscire a mantenne un equilibrio ed una stabilità mentale in queste situazioni richiede costante impegno e soprattutto una ferma volontà di sostenere i Valori che possono elevare e non distruggere, a noi il compito di viverli e portare testimonianza nel quotidiano…Ognuno opera nel proprio campo d’azione con gli strumenti che possiede e credo che sia importante partire dalle “piccole cose” con semplicità d’animo e benevolenza cercando di orientare il proprio sguardo anche su quanto c’è di buono in questo mondo malato dove sembra imperversino solo violenza, egoismo e ignoranza… Forse verrà il giorno in cui ci risveglieremo e alzando gli occhi al cielo verrà spontaneo un sorriso e dire : Siamo proprio su scherzi a parte!!! Un forte abbraccio!!!
Grande il suo articolo. Ha messo perfettamente a fuoco tutte le nefandezze che hanno caratterizzato questi ultimi anni, soprattutto lo scempio relativo a quanto stanno facendo con i bambini senza che nessuno muova un dito‼️ Purtroppo non siamo a “scherzi a parte” e, nel caso, i brutti, bruttissimi scherzi, li fanno solo a noi. Davvero non comprendo nemmeno io come sia possibile che DRAGHI e la sua compagna di merende, Ursul, anziché essere in galera, siano ancora invece, sulla cresta dell’onda pronti a compiere nefandezze ancora più grandi… Nessuno ferma questi criminali… Lei ha avuto il coraggio di scrivere ciò che in realtà accade ma che passa sotto silenzio, complici tutti coloro che i sono genuflessi a questo marcio sistema. Splendida e lucida analisi 👏🏻👏🏻