Peccato così nera!
Non c’era bisogno delle Olimpiadi per chiarire al mondo intero l’appartenenza di Emmanuel Macron e dei suoi fidi consiglieri a un gruppo di persone che sta cercando di imporre un’ideologia per lo meno discutibile: sapevamo perfettamente la sua storia di ragazzino sedotto dalla propria insegnante e della determinazione di costei nel non lasciargli vivere la sua giovinezza in modo spensierato, come ogni adolescente avrebbe il diritto, per raggiungere un proprio equilibrio psicofisico.
Così questa competizione sportiva, che ha le radici lontane in Grecia (venne disputata per la prima volta a Olimpia, la città sacra agli Dei, nel 776 avanti Cristo), ha avuto fasi alterne fino a oggi in Parigi, dove la divinità a cui è stata dedicata è risultata davvero inquietante.
Teodosio, che nel 393 dopo Cristo ne aveva decretato la fine, in quanto celebrazione pagana, si sarà rivoltato nella tomba alla vista della manifestazione di apertura: il banchetto all’insegna della “inclusività” – a detta degli organizzatori – ha suscitato il disgusto non solo di noi cristiani, percependo l’irrisione all’Ultima Cena di leonardiana memoria, ma persino in Iran dove è stato convocato l’ambasciatore francese per l’oltraggio alla figura sacra, visto che nella tradizione islamica Gesù è identificato nel profeta Isa.
Dal Vaticano ovvio silenzio per più di una settimana… dal vaccino che è un “atto d’amore”, alla celebrazione della Pacha Mama oramai siamo abituati ad assistere a delle prese di posizione – che dovrebbero essere ispirate da Dio – decisamente estrose, nonché sentire e vedere di tutto!
Abbiamo sentito però la voce tonante di S.E.R. il Cardinale Raymond Burke, patrono emerito del Sovrano Militare Ordine di Malta, che ha definito la cerimonia di apertura dei giochi “manifestazione di oscurità e peccato, l’abominevole scherno contro l’istituzione della Santa Eucarestia. Che un simile evento possa accadere ci mostra, nel modo più doloroso, ciò che una volta era una cultura cristiana diventare il teatro di satana, di coloro che cooperano ai suoi piani totalmente malvagi”.
Forse bisognerebbe ricordare che Parigi è stato anche teatro del massacro di cittadini innocenti, perpetrato da coloro che si sono sentiti offesi dall’altrettanto poco rispettosa pubblicazione delle vignette su Maometto: nella redazione di Charlie Hebdo, settimanale satirico in difesa delle libertà individuali civili e collettive, del diritto alla libertà di espressione, ci sono persone convinte che a loro sia tutto concesso, che possano irridere le tradizioni altrui, soprattutto quelle religiose?
Travalicare il limite pare sia diventato lo sport internazionale: una minoranza violenta cerca di imporre le sue leggi a una moltitudine ancora troppo addormentata, ancora non ben conscia di quanto viene perpetrato alle sue spalle sotto l’egida di follie paranoiche, non ultime quelle dettate dalla parola “inclusività”.
Inclusività è un termine che suona leggermente ironico se osserviamo il video dell’atleta pugile sul ring mentre danza festosamente e nei pantaloncini un’escrescenza – che solitamente in una donna non esiste – partecipa al rituale vincitore piuttosto vistosamente.
E se qualcuno aveva dei dubbi sulla destinazione della medaglia d’oro vuol dire che è pronto a ricevere qualsiasi informazione senza elaborare ciò che vede e sente: ben ha fatto la nostra atleta, certificata donna (cioè mancante anche del cromosoma Y), a ritirarsi velocemente e il suo “Fa troppo male” potrebbe essere interpretato con un “Vedere le olimpiadi ridotte a uno scempio del genere”.
Non diversa la reazione del pugile ungherese e semifinalista Anna Luca Hamori, ripresa dalla telecamera mentre piangendo dice al suo allenatore “Non posso vincere, lui è un uomo”: evidentemente in molti erano certi dell’identità di genere della “avversaria”.
C’è da dire che la competizione sportiva al femminile è stata introdotta ben dopo la prima olimpiade: ai primi giochi le donne non potevano nemmeno essere ammesse come spettatrici, figuriamoci gareggiare!
Uniche presenze femminile, le sacerdotesse.
Dobbiamo attendere il 1896 ad Atene perché una donna abbia il coraggio di pretendere di partecipare: e da sola taglia il traguardo… il giorno dopo, nella competizione della maratona, di cui è la sola concorrente.
Oggi tutto è cambiato, persino l’Ekecheira, la tregua sacra che veniva decretata, non è stata rispettata: il primo giorno di agosto Netanyahu dichiara “Dopo aver eliminato ieri il capo di stato maggiore di Hezbollah Fuad Shukr, oggi è arrivata la verifica finale dell’eliminazione del capo di stato maggiore di Hamas, Muhammad Deif”. E un raid nella scuola di al-Tabin a Gaza City, dove sono morti più di 100 palestinesi ivi rifugiati, può definirsi la ciliegina finale sulla torta di panna.
Per non sembrare poco visibile sul piano internazionale ecco che l’Ucraina il 6 agosto invade la regione russa di Kursk… ma è chiaro “si sta difendendo” (con gli F16 made in USA)!
Le spiegazioni a tale azione demenziale sono molteplici e date dai vari personaggi che ufficialmente guidano il paese.
Mikhailo Podolyak, uno dei maggiori consiglieri di Zelensky, dichiara che l’attacco è stato mirato a diffondere panico nell’esercito russo (che consta di 2.210.000 unità).
Altra demenzialità direttamente dal presidente ucraino è l’idea che Putin si possa sentire costretto a sedersi al tavolo delle trattative alle loro condizioni.
Un’altra ipotesi ventilata è l’aver promosso una simile manovra tesa alla conquista della centrale nucleare; ma non considerare un’eventuale risposta, dato il potenziale russo sull’argomento, indica poca lungimiranza.
Se poi abbiano potuto pensare di favorire il crollo del regime di Putin invadendo il territorio di Kursk, non hanno fatto i conti col fatto che anche la popolazione percepisce la NATO come il nemico (che strano!) e Putin come il salvatore.
Se poi il progetto era di far spostare le truppe dal Donbass… beh significa non conoscere la capacità di mobilitare nuove forze militari da parte della Russia.
Non c’è pace, ma soprattutto non c’è volontà di pace perché l’industria delle armi in primis e diversi altri fattori a livello globale impongono di essere tenuti in scacco da governi asserviti dal 1945 (cioè quando abbiamo perso la seconda guerra mondiale) a una élite con programmi molto speciali e non proprio etici!
In questa linea di condotta al fine di raggiungere l’obbiettivo – nominato anche Agenda 2030 – è previsto ogni tipo di confusione, il capovolgimento di ogni pensiero sensato, il plauso dedicato a chiunque dichiari di non voler seguire le proprie tradizioni, la sostituzione della propria lingua madre con un linguaggio artificiale ma con il quale solo gli adepti possono comunicare… insomma, con l’isolamento non solo fisico di psico-pandemica memoria, ma un completo e totale rimbambimento (per usare un eufemismo), soprattutto nei giovani.
E la donna? La donna è la più bersagliata in questi tempi tragici.
E le olimpiadi ne sono un clamoroso micro esempio per non dover parlare della situazione delle donne che nel Medio Oriente subiscono ogni tipo di violenza: prime fra tutte le palestinesi che con i loro figli costituiscono il 70% delle persone uccise.
Dalle atlete pugili massacrate da un uomo con la pretesa di essere donna, alla tiratrice turca 24enne Sevval Ilayda Tarhan compagna di squadra di Yusuf Dikec il tiratore comparso con una magliettina non stirata, senza particolari attrezzature, la mano sinistra in tasca e… portato agli onori di cronaca come medaglia d’argento.
Secondo la narrazione prevalente lui “ha vinto”.
Errore, perché la medaglia è andata a entrambi (stessa maglietta, stessa posa, stessa mano in tasca) e oltretutto è stato il punteggio della tiratrice (nella gara individuale al 7° posto, mentre Dikec al 13°) a conquistare il podio.
Perché lei è stata dimenticata?
Perché totalmente ignorata dai media?
Perché viene esaltata l’integrazione con la fluidità, con tanto di baci saffici, individui dal genere indefinito e poi si oscura l’immagine di una campionessa dalle caratteristiche non ambigue?
Perché le immagini di una “normalità” trionfante sono censurate?
Che cosa devono instillarci nella mente attraverso la diffusione di quell’ideologia volta alla cancellazione delle identità maschili e femminili?
Perché avere un’identità ben definita oggi sembra essere una caratteristica poco celebrata, quasi fosse un difetto?
Bisognerebbe ricordare che il periodo in cui aveva trionfato il motto “È dal disordine che nasce l’ordine” non è stato dei migliori della nostra storia e che le dittature in generale giovano ai pochi e ledono i diritti dei molti.
Quell’ordine che tutti vorremmo, è molto diverso da quello che cercano di imporci con il “Non avrai più nulla e sarai felice” e con “ONE HEALT – Un’unica salute”, gestita dall’OMS (organizzazione affidata quasi totalmente a privati) promotrice di una visione olistica di interdipendenza tra la salute umana, animale e ambientale.
L’ordine che vorremmo tiene conto dell’anima di ogni popolo, radicata delle proprie tradizioni; perché ognuno di noi ha insito nel sangue i valori della propria terra, la Madre di noi tutti.
L’Europa di oggi con apparati vari, dediti all’arricchimento dei pochi a danno dei molti, è molto diversa da quella immaginata dai padri fondatori ed è nelle mani di personaggi inquietanti che nonostante le condanne del tribunale internazionale continuano a esercitare il loro potere, sostenuti non si sa bene da chi o meglio… si sa benissimo da chi.
Siamo italiani e nel rispetto delle diversità che connotano le differenti etnie che vivono oggi sulla nostra terra, pretendiamo il rispetto per la nostra “identità”.
L’Italia è un luogo che ha dato i natali ad artisti, intellettuali, eroi come Giuseppe Garibaldi (in India considerato un Avatar in quanto ispiratore della lotta per la loro indipendenza) o come i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che, ben consci del pericolo in agguato, hanno continuato ad essere attivi nella lotta alla mafia.
Possiamo vantare fisici del calibro Guglielmo Marconi, Enrico Fermi, Carlo Rubbia e oggi Federico Faggin che sta rivoluzionando la fisica classica con la sua teoria in cui l’interazione di scienza e spiritualità, attraverso la fisica quantistica, dà accesso a spazi infiniti.
Non è questione di minoranza o maggioranza, è una questione di etica, di rispetto, di osservanza delle leggi scritte nei nostri codici e violentate ogni giorno da innumerevoli inosservanze.
I diritti di ognuno di noi vengono calpestati troppo spesso in virtù di non si sa bene quale diktat uscito dalla mente contorta di chi riesce a immaginare interi uliveti diventati campi fotovoltaici o proporre, in sostituzione del mais, la farina di grillo come ottima fonte proteica.
Senza considerare l’enorme, disgustoso programma di selezione, avvenuto in questi ultimi quattro anni riguardo la nostra salute e che da poco sta trovando testimonianze di ricercatori qualificati circa l’inutilità di certi medicinali diventati persino obbligatori.
Sfortunatamente otto oncologi di fama internazionale, che avevano promesso di pubblicare le prove che collegano l’mRNA al cancro turbolento, sono morti in un incidente aereo mentre si recavano a una conferenza a San Paolo del Brasile… un vero peccato perché avrebbero presentato le loro scoperte, secondo cui i vaccini contro il Covid-19 sono responsabili dell’esplosione di tumori e malattie autoimmuni che stanno rendendo la popolazione vittima di malattie terminali.
“Honni soit qui mal y pense” al fatto che i giornaloni di tutto il mondo stiano tentando di nascondere la notizia con i soliti loro mezzi a disposizione, che sono davvero tanti.
Civico20News
Chicca Morone
Editorialista
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Analisi precisa, realistica e condivisibile. Un quadro inquietante che mette in evidenza la distopica visione della realtà, inquinata fino all’inverosimile da una maggioranza di persone che non ha ancora compreso, o che fa finta di non aver compreso, la dimensione del problema.
Nascondere la testa sotto la sabbia è il modo migliore per diventare complici di questo sistema.
Grazie… ahimè sappiamo quante siano le persone che mettono la testa sotto la sabbia e che incorreranno nell’ovvio problema da struzzo!
Grazie… ahimè sappiamo quante siano le persone che mettono la testa sotto la sabbia e che incorreranno
Sono d’accordo su quasi tutto ma su qualcosa ultimamente ho cambiato idea.
Per esempio sulla cerimonia di apertura delle Olimpiadi, alla luce di quella di chiusura. Quest’ultima parte da un contesto da fine del mondo. Una umanità senza facce/identità in un ambiente amorfo che viene riscattata in qualche modo da un essere dorato caduto dal cielo a testa in giù (Lucifero) che recupera lo spirito antico da una Nike che ormai ha perso le testa. Lasciando stare altri simboli vorrei solo soffermarmi sul mondo morto, che deve rinascere. Se è così non arrivo a vedere la cerimonia di apertura addirittura come una denuncia di uno stato di “perdizione” ma almeno c’è la coscienza che questo c’è e precede la fine, analogamente a certi periodi storici di decadenza.
Nell’articolo ci sono anche altri spunti, non voglio tediarLa prendendo posizione su tutti.
Mi limito a far notare che alle paraolimpiadi per l’Italia gareggia l’armadio che si sente donna Valentina Petrillo.
Che se Macron è stato violentato dalla sua insegnante forse non ha fatto tanta strada sposandosi.
Che l’invasione di Kursk formalmente cambia il gioco, apre a ritorsioni essendo anche armi nostre e che ormai chi comanda senza nessun consenso trascinandoci in situazioni che NESSUNO vorrebbe rincara la dose con giornalisti del servizio pubblico che oltrepassano i confini senza permesso per fare servizi finti (sbugiardati dai social poche ore dopo) di pura propaganda per uno stato estero. D’altronde se scrivono che il Nord Stream è stato sabotato da un paio di ubriachi non so chi ancora gli dà retta.
Che i danni dei vaccini sono ormai documentati già da un po’ anche dalle fonti ufficiali (cardiomiopatie, turbocancri, malattie autoimmuni, ecc) e ogni giorno si aggiungono “scoperte” come quella dei nanobot in 96 milioni di cittadini che fa dichiarare lo stato di emergenza in Giappone (notizia sparita fa Google per inciso).
Che sull’identità di popolo me la vedo dura se l’Inghilterra ha solo aperto le danze con l’integrazione razziale forzata.
Chicca condivido pienamente i tuoi punti di visione della realtà espressi nell’articolo. Grazie per la chiarezza e lucidità!
grazie mille… e a presto!
La perdita d’identità (religiosa, nazionale, di genere, ecc) rende più malleabili, come anche la paura (di contagi, guerre, stranieri, ecc); gli obiettivi vengono raggiunti prima, si giustifica il controllo (che anzi viene auspicato). Ma questo riguarda i modi più che il fine.
Esiste un elemento che accomuna quanto scritto nell’articolo, anche se sembrano cose distanti.
Satanismo d’elite
Le cerimonie delle Olimpiadi
Attacco alla chiesa e alla famiglia
Diffusione del fenomeno LGTB
Guerra in Palestina
In Ucraina per indebolire l’Europa
Crisi economica guidata dalla finanza
Vaccini e ruolo dell’OMS
Religione strumentalizzata per fomentare contrasti
Agenda 2030
Il WEF
Il fotovoltaico che sostituisce la natura per salvarla.
La farina di grilli e le relative parassitosi
L’mRNA (che in realtà sta uscendo dai vaccini e finendo in cibi e versioni inalabili).
È la riduzione della popolazione.
Sarà vero?
La riduzione della popolazione? Continuo a ripeterlo, lo ha detto l’allora Ministro Roberto Colao nel video di riferimento nell’articolo “Tremate, tremate, le streghe sono tornate”.
Per il resto sono opinioni personali tratte dai giornaloni (storcendo il naso) dai video di Roberto Mazzoni, del professor Orsini e di tutto quello che popola il web, facendo ampie discriminazioni. Ogni tanto intoppo in qualche fake, ma… nessuno è perfetto. Grazie per la disamina accurata del mio editoriale. Chicca