
Brevi poesie che raccontano l’anima.
Sarah, poco più di 40 anni, trova il coraggio di raccontarsi.
La sua timidezza non lascerebbe intuire una forza propulsiva in grado di plasmare le parole per esprimersi senza i veli della sincerità.
Le sue poesie dipingono autentiche suggestioni, utilizzando una tavolozza sulla quale sono presenti picole emozioni, malcelati dolori o semplice descrizioni di momenti quotidiani.
Difficile non lasciarsi sedurre dalla dolcezza delle frasi, abilmente composte a formare versi garbati e ricchi di significato.
Laureata presso al Facolta di Lettere e Filosofia di Torino ci confessa che considera la Poesia una autentica Via di fuga dalle banalità di un quotidiano… che sembra avere sempre meno da raccontarci.
Scrivere, per Sarah è forse una necessità dell’anima, una chiave d’accesso a Dimensioni altre che non sarebbero diversamente raggiungibili.
Spesso ci chiediamo cosa spinga un autore a raccontarsi attraverso i veli della lirica poetica. Si definisce poesia lirica quella forma letteraria in cui l’autore descrive stati d’animo, situazioni personali, senza fermarsi a raccontare avvenimenti o a formulare ragionamenti filosofici.
Sarah è una donna sportiva, curiosa e simpaticissima. Gioca a scacchi, legge molto, pratica il Kung Fu e adora i vini di classe, soprattutto le bollicine…
Borgofranco d’Ivrea è la località del Canavese dove vive Sarah. Circondata da monti e da un verde pervasivo che sembra inghiottire la malinconia.
La nostra Poetessa elabora emozioni, traducendole in parole. Un’Alchimia dell’anima che le consente di esprimersi e di conoscersi profondamente.
Presentiamo alcuni versi che rappresentano la cifra artistica di Sarah, ricordando che l’immagine della copertina ed alcune poesie della raccolta sono interpretate dalla pittrice Francesca Lenzi:

L’abbraccio
Ogni parte dei nostri corpi
che combacia
è amore.
Tutto quel che resta
fuori dall’abbraccio
è desiderio d’amore.
Nella città di questo prato
Tra tutte queste voci
nella città di questo prato
io grido al tuo amore
e tutti i papaveri
a modo loro
fanno lo stesso.
Ognuno segretamente canta il suo amore
e di questo coro è fatto il mondo.

Il papavero
Il papavero
squarcia di rosso
il cemento e le strade.
È un dissidente:
porta l’amore
fuori dai prati.

Autunno a Ivrea
Ci si incontra per strada.
Amica mia, siamo sempre un po’ da qualche
parte.
Hai visto che cielo plumbeo ovattato?
Sembra che non ci siamo.
I salici piangenti lo fanno così forte
che han toccato terra. Casetta celestiale.
I salici sono il riparo
di chi viene dal bello
e nel bello vuole scomparire.
In Lungo Dora
l’autunno fa del silenzio
la fine di un’iniziazione
e ti cammina dentro d’amore
se solo sai attutire forte
tutta quella straziante caduta
di ogni colore, di ogni foglia
di ogni saluto e di quel bisbiglio.
Se solo sai far spazio
a tutta quella presenza
che piano piano
se ne va.
La raccolta la potrete trovare su Amazon, alla Libreria Claudiana di Torino o alla Mondadori di Ivrea.