
Il segreto delle antiche scuole
La magia è stata screditata e perseguitata, perché temuta o fraintesa e spesso praticata da ciarlatani e mistificatori.
Dietro i fenomeni cosiddetti magici si cela prevalentemente l’ignoranza.
Esaminiamoli:
Se un uomo del nostro tempo si recasse presso una comunità primitiva provvisto delle nostre moderne tecnologie, sarebbe considerato un mago o un dio, per via dei prodigi che le sue tecnologie e conoscenze sarebbero in grado di produrre.
La sua magia non sarebbe altro che l’espressione dell’ignoranza degli astanti alle sue conoscenze e attrezzature.
Potrebbe essere perseguitato, in quanto i potenti del gruppo vedendo in pericolo il loro ascendente, getterebbero discredito sui suoi comportamenti e conoscenze, basti pensare alla chiesa in difesa del sistema Tolemaico o contro la filosofia di Giordano Bruno, prigioni o roghi solo per rimanere nel passato temendo il futuro, o considerare stregoneria comportamenti anticonformisti o troppo liberali o libertini.
Ancora oggi nel tempo dell’intelligenza artificiale ci sono paesi che arrestano, violentano e uccidono donne, perché non coprono i capelli o li coprono male, il tutto attraverso la polizia morale, peggio della santa inquisizione.
Da noi che ci riteniamo civili e fuori da quelle storture medioevali, ancora si uccide perché lasciati da quella che alcuni reputano una loro trastullo e proprietà.
La magia dei miracoli, lo storpio che cammina, il cieco che vede e tanto altro ancora, sono sempre stati ritenuti interventi divini anche perché inspiegabili, per il primitivo non è la medicina o il medico che cura o l’antibiotico che guarisce, è pura inspiegabile magia, quindi divina.
In farmacologia, quando si vuole sperimentare un farmaco spesso si usa il metodo del doppio cieco, ad un gruppo di pazienti con gli stessi sintomi si somministra la sostanza da sperimentare, ad un altro gruppo una sostanza inerte, uno zucchero per intenderci, ed infine un terzo gruppo non viene trattato, normalmente il gruppo non trattato non migliora, il gruppo trattato con placebo e che crede sia un nuovo farmaco migliora, per il gruppo trattato con il farmaco il miglioramento è decisamente superiore.
Ho portato questo esempio per spiegare che il sistema nervoso quando recepisce un segnale che ritiene positivo diventa o può diventare curativo, ci sono poi gli ipocondriaci che si credono malati anche se non lo sono, ma hanno sintomatologie come se lo fossero e poi spesso si ammalano veramente.
Ritorniamo ai miracoli, una forte suggestione, una fede o fiducia in qualcosa o qualcuno, può produrre guarigione, laddove la medicina ufficiale non lo ritiene possibile.
L’organismo umano è la più stupefacente struttura dove chimica, elettricità e biologia funzionano in concerto, di cui conosciamo solo una parte, il sistema nervoso per molti versi è ancora sconosciuto, ignorando quanto e come la parte immateriale incida su quella materiale, alcuni la chiamano coscienza, altri anima, certo è che ancora in quel campo siamo ignoranti o confusi, né più né meno come i primitivi nei confronti dei più evoluti.
C’è un ulteriore campo per i miracoli ed è quello che più mi intriga esaminare, ci sono facoltà remote che possiamo esprimere, remote perché non le conosciamo, o non ne abbiamo il controllo.
Il nostro cervello potenzialmente può ospitare altre funzioni così come ulteriori sensi cognitivi.
Questi sensi sconosciuti, ma a volte operanti possono essere la dimostrazione di qualcosa che è in noi oltre la materialità conoscibile, il trascendente, ciò che sussiste o può sussistere al di fuori di ciò che noi riteniamo essere realtà.
I mistici o i meditanti sono più portati verso questa fenomenologia, perché meno coinvolti nella natura esistenziale troppo legata al corpo, che da sempre ritengo vettore di passaggio in questa dimensione, strumento della nostra natura superiore finalizzata ad ascendere per evolvere in dimensioni sempre crescenti.
Esaminiamo nel dettaglio questi nuovi sensi a disposizione di pochi, più casuali che consapevoli e amministrati: la preveggenza, ovvero la possibilità di conoscere il dopo, la lievitazione ovvero la capacità di eludere la gravità, la bilocazione, ossia essere in due posti simultaneamente, di Padre Pio si disse avesse esercitato questa facoltà, l’ubiquità la facoltà di essere dappertutto contemporaneamente, facoltà attribuita a Sant’ Agostino, perché due religiosi e santi? Perché come ho scritto in precedenza i mistici, riuscendo ad estraniarsi possono attraversare dimensioni superiori, anche la meditazione può offrire a chi la pratica la consapevolezza di un mondo e una natura superiore, conoscibile e indagabile attraverso l’esercizio di sensi subliminali oltre i cinque materiali.
Platone nel Fedone scriveva: “Le anime umane vivono come nel fango della palude, finché non sono iniziate ai sacri misteri”, la sacralità dei misteri era ritenuta tale in quanto prerogativa di pochi e pericolosa da divulgare.
Le scuole misteriche si sono sviluppate nel tempo, alcune divulgatrici di idee superiori, altre strampalate con finalità né esoteriche, né oneste.
Come mai grandi scuole, straordinarie idee, insigni pensatori, non sono mai addivenuti ad una conclusione finale definitiva? Perché oltre la materia, nel campo dello spirito l’evoluzione è quantistica, avviene attraverso le vibrazioni che essendo individuali ci conducono al nostro risultato, per quantificare il quale occorre osservarlo, mentre nel contesto generale sono parte del tutto come molecola cosmica, nel particolare siamo noi e la nostra storia evolutiva.
A chi mi chiese come si possano conoscere e sviluppare queste conoscenze ho sempre risposto e rispondo, di seguire la propria intuizione che in questo campo è superiore alla logica ed al pensiero scientifico, di praticare con continuità la meditazione, metodo efficace per conoscere il vero sé stesso, scevro dalle pulsioni che la società ci riversa addosso quotidianamente, soffrire e pensare di non pensare, pacificandoci con noi stessi e con il mondo.
Inoltre crederci, fermamente crederci, poi come nello studio e nello sport esercitarsi con continuità, è un percorso difficile, soprattutto nella nostra epoca dove lo sfruttamento della materialità è incombente e oppressivo.
Per alcuni questo privilegio avviene improvvisamente come un’illuminazione, sono casi rarissimi dove le cause sempre hanno un merito, anche se non lo conosciamo, ma possiamo intuirlo.
Il solo fatto di incuriosirsi può essere l’inizio, il resto sarà consapevolezza, gioia, appagamento, demoliremo i pilastri dell’egoismo, dell’invidia, del risentimento, della competizione, dell’odio, sentendo un profondo amore universale, perché c’è molto, molto di più della vicenda umana.
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