Di Alessandro Mella
Quella di Carmelo Angelino è una delle tante memorie che questa Italia, alle volte, rischierebbe di perdere nel calderone della storia.
La vicenda di un giovanissimo che, volendo compiere il proprio dovere, scelse di servire il suo paese in divisa finendo per perdere la sua vita.
Nacque a Palermo il 13 dicembre del 1911 e dopo gli studi si arruolò nella Regia Marina ottenendo i gradi di sottotenente di vascello impegnandosi come Ufficiale Osservatore sugli idrovolanti.
Questo particolare ruolo impose il suo distacco presso la Regia Aeronautica al termine del 12° corso di osservazione aerea tenutosi tra la fine del 1935 e l’inizio del 1936. Carmelo, nel dettaglio, fu assegnato ed aggregato al reparto Aviazione Basso Tirreno come Osservatore Marittimo con decorrenza 10 aprile 1936. (1)
Nell’autunno dello stesso anno fu assegnato alla commissione incaricata di esaminare gli allievi del IX corso normale accelerato automobilisti (motoristi di motoimbarcazione) che si tenne presso lo scalo di Nisida e presso la scuola specialisti di Capua. In questo ambito ricoprì anche il ruolo di segretario per la prova di condotta di motori in navigazione. (2) Ma un destino infelice, purtroppo, l’attendeva.
Il 18 gennaio 1937 il nostro Carmelo si alzò in volo dallo scalo di Nisida con un idrovolante pilotato dal sottotenente Carlo Baldassarre e dal primo aviere Giuseppe Battaglia. Insieme a loro c’era anche il radiotelegrafista aviere scelto Enrico Alberini. L’equipaggio doveva effettuare un volo d’addestramento ma, improvvisamente e poco dopo il decollo, il velivolo si schiantò in mare. Nell’incidente Carmelo Angelino ed il Battaglia morirono all’istante mentre il Baldassarre si spense qualche giorno dopo. Unico superstite fu l’Alberini. (3) L’evento ebbe vasta eco sui quotidiani nazionali:
Mortale incidente di volo con tre vittime Roma, 28 notte. Il giorno 18 corrente un idrovolante dell’idroscalo di Nisida, pilotato dal sottotenente Baldassarre Carlo e dal primo aviere Battaglia Giuseppe con a bordo l’osservatore sottotenente di vascello Angelino Carmelo ed il radiotelegrafista aviere scelto Albertini Enrico, partito per un volo di esercitazione, subito dopo il decollo per cause imprecisate, precipitava in mare. Il sottotenente di vascello Angelino Carmelo ed il primo aviere Battaglia Giuseppe decedevano subito dopo l’incidente, il sottotenente Baldassarre Carlo è deceduto il 25 corrente in seguito alle ferite riportate. L’aviere scelto Albertini (sic.) Enrico è rimasto leggermente ferito. (4)
Il triste incidente fu oggetto di un lancio dell’Agenzia Stampa Stefani e fu riportato perfino da un quotidiano cileno:
Italia ACCIDENTE DE AVIACION ROMA, 23. – (U. P.) – Los subtenientes Carlos Baldassare, Carmelo Angelino y el oficial de ruta Giuseppe Battaglia perecieron cuando el hidroavión en que volaban se precipitó al mar. poco después de haber decollado en el puerto militar de IseJt Nisida, cerca de Nápoles. El radío operador Enrique Alberini quedó levemente herido.
(Italia INCIDENTE AEREO ROMA, 23. – (U. P.) – I sottotenenti Carlos Baldassarre e Carmelo Angelino e l’ufficiale di rotta Giuseppe Battaglia perirono quando l’idrovolante su cui volavano precipitò in mare poco dopo il decollo dal porto militare di Nisida, vicino Napoli. Lievemente ferito il radiotelegrafista Enrique Alberini). (5)
La scomparsa di Carmelo Angelino colpì molto la popolazione palermitana che volle ricordarlo dedicandogli la locale sezione della Società Nazionale di Salvamento.
Ed oggi, con questo breve scritto, anche io ho voluto fissare un ricordo di questo bravo ufficiale che, nell’adempimento del suo dovere, immolò se stesso nella certezza di concorrere al bene della collettività. Una figura, quindi, da ricordare e custodire.
Alessandro Mella
NOTE
1) Bollettino Ufficiale, Ministero dell’Aeronautica, 23 maggio 1936, p. 342.
2) Giornale Ufficiale, Ministero dell’Aereonautica, Dispensa 30, 21 ottobre 1936, p. 807.
3) Corriere della Sera, 25, Anno LXII, 29 gennaio 1937, p. 3.
4) La Stampa, 25, Anno LXXI, 29 gennaio 1937, p. 2.
5) La Nacion, 7004, Anno XXI, 16 gennaio 1937, p. 11.