Una prefazione di Monsignor Viganò è un imprimatur che da solo “santifica” l’opera!
Il corposo saggio di Massimo Citro è degno di tutta considerazione del prelato (e non solo) per “la lucidità di comprensione e chiarezza di esposizione, invero molto rare” dato che difficilmente oggi possiamo trovare una relazione dei fatti così approfondita e nello stesso tempo alla portata di chiunque ne intraprenda la lettura.
Il dono della sintesi non è di tutti, ma di chi conosce la materia nei minimi particolari e parla, non a se stesso o rivolto agli addetti ai lavori, piuttosto a chi abbia a cuore la verità, quella che in tutti questi anni ci è stata nascosta.
La favola del re nudo con cui si apre il primo capitolo chiarisce immediatamente la situazione in cui ci troviamo: per non essere reputati sciocchi (o perseguitati) avremmo dovuto elogiare le “vesti inesistenti” cioè i discorsi aberranti di chi pontificava su virus e sieri miracolosi. E c’è chi l’ha fatto.
Forse la cultura anche umanistica ha portato l’autore a percepire subito l’impronta fabiana, cioè legata alla Fabian Society, una associazione che ha come stemma un lupo travestito da agnello, nel caso qualcuno dubiti del loro credo.
La digressione storico-politica è davvero illuminante sulle radici della nostra sudditanza alla coalizione vincitrice della seconda guerra mondiale: abbiamo perso, ma essere reputati una specie di colonia non è proprio quello che con un rigurgito di orgoglio dovremmo accettare.
Che le direttive del nostro governo arrivino “extra moenia” è oramai assodato e non possiamo fare finta di niente quando veniamo raggirati in modo inequivocabile da personaggi legati, guarda caso, a una élite finanziaria.
La crociera sul Britannia nel giugno 1992 con gli aderenti alla Fabian Society ha decretato il nostro attuale disastro iniziato con le privatizzazioni: Mario Monti, Emma Bonino (sigh!), Beppe Grillo, Mario Draghi e altri che oggi imperversano, totalmente scollati dalla volontà di un popolo che non li ha eletti e che non rappresentano, come si evince dalle manifestazioni in piazza contro la tessera verde prima e la guerra in Ucraina dopo.
Fabian Society, associazione fondata nel 1884 ufficialmente con lo scopo di favorire le classi lavoratrici per assumere i mezzi di produzione. Gli aderenti, però, hanno approfondito il concetto di predisposizione al lavoro dirigenziale e hanno individuato nello 0,5% della popolazione tali caratteristiche, relegando il rimanente 99,5% a ruoli inferiori quando non peggio.
E veniamo al termine EUGENETICA, utilizzato per la prima volta nel 1833 dal naturalista fabiano Sir Francis Galton, fondatore di un istituto nell’Università di Londra: la sua massima espressione sarebbe appunto quella di ridurre drasticamente la popolazione “selezionando gli esemplari migliori della razza umana”, lasciando “la morale il più possibile fuori dalla discussione” favorendo così i più adatti a governare il mondo praticamente in base alla ricchezza. Per gli altri, giudicati esseri inferiori, c’è la sterilizzazione e la riduzione in semi-schiavitù. Inoltre “la carità va abolita in quanto incoraggia la riproduzione degli inadatti” e ovviamente “va abolita la religione cristiana” con un occhio di riguardo verso le teorie di Nietzsche per impedire che i forti e i sani siano penalizzati dal dover curare i malati o i deboli.
Sono credo alla base del Nuovo Ordine Mondiale, una élite dalle dichiarazioni più che inquietanti ai cui vertici siedono Klaus Schwab, economista; George Soros, imprenditore; Yuval Harari, storico e Top Advisor di Schwab; i Clinton; Obama e molti altri personaggi i cui patrimoni sono in grado di comprare governi e intere nazioni.
Inutile dire quanto la famiglia di benefattori Gates, appartenga a quella élite che è convinta di essere adatta a decidere le sorti del mondo, soprattutto con il controllo della popolazione: in buona compagnia, secondo l’autore, di una schiera di magnati i cui capitali rappresentano appunto il 45% della ricchezza della terra.
Il pastore battista Frederick Taylor Gates (1853-1929), con una strana omonimia – intimo consigliere i John D. Rockefeller – fu il promotore nel 1913 di quella Rockefeller Foundation, filantropica istituzione che finanziò tre filoni: le cattedre di medicina, quelle di “scienze sociali” (il controllo dell’opinione pubblica attraverso la sociologia) e l’eugenetica. Nel 1926 la fondazione finanziò ampiamente il Kaiser Wilhelm Institute of Anthropology, Human Heredity ed Eugenics di Berlino, che in seguito ispirò e condusse esperimenti di eugenetica nel Terzo Reich. E a questo proposito, è da considerare però che la selezione scientifica dei “migliori” e la sterilizzazione dei “peggiori”, fu praticata in USA molto prima che nella Germania hitleriana.
Non da meno suo, l’attuale Bill Gates, attraverso la sua fondazione – oltre a innumerevoli altre società di case farmaceutiche – ha sovvenzionato la Planned Parenthood, una organizzazione che commercia in feti abortiti su commissione. Se si ha abbastanza determinazione nel voler sentire con le proprie orecchie di come vengono estratti i bambini dalle madri il filmato Joe Biden e la vergogna dei cattolici americani – MN #113 – Mazzoni News dal minuto 32 può testimoniare l’orrore a cui i criminali sono arrivati.
Inoltre l’autore si chiede come mai per il “benefattore” la soluzione alle malattie dei poveri siano sieri che arricchiscono le case farmaceutiche e non investimenti per portare acqua e risorse in paesi distrutti dalla fame e dalla povertà più assoluta.
La popolazione mondiale si sta riducendo in modo drastico: “pandemia”, sieri sperimentali ed effetti avversi, fame, siccità, mortalità infantile sembrano esprimere appieno il progetto malthusiano, ma essendo ancora limitati rispetto alle prospettive transumaniste, ecco un accendersi di un nuovo aspetto della guerra in Ucraina, con una popolazione mandata al macello sotto una regia ben definita.
A questo proposito visto che il ministro Cingolani avverte che la terra è progettata per 3 miliardi di persone, sarebbe così gentile da dirci da chi ha avuto tale informazione? Anche l’autore ne sarebbe incuriosito.
La transizione digitale ha qualcosa di preoccupante quando uno dei massimi esponenti di questa élite dichiara che non avremo più bisogno di smartphone e accessori elettronici vari perché avremo la possibilità, con un microchip sottocutaneo di avere in tempo reale la connessione non solo con un sistema elettronico ma anche profondamente con noi stessi, conoscendoci là dove la mente umana oggi non può arrivare.
Se questa non è hybris, tracotanza…
Nessun problema, saremo dei perfetti robot: forse non noi, ma sicuramente i nostri figli e nipoti già predisposti a tanto progresso della scienza.
Come siamo arrivati a tanto e soprattutto perché riusciamo a credere che tutto ciò sia fatto per il nostro bene?
L’autore analizza quindi l’insorgere della “pandemia” non prima di aver osservato che già precedentemente siano state previste situazioni analoghe con peste suina, aviaria e quant’altro.
Individuando ben cinque MENZOGNE a cui siamo stati sottoposti, Massimo Citro annienta qualsiasi possibilità di buonafede per la narrazione che continuano a cercare di imporci, nonostante la ragnatela di un potere occulto sia ben radicata. Una ragnatela è pur sempre costruita con bava di ragno e come tale può essere sradicata da dove si tiene aggrappata: principalmente nelle nostre menti dove tutti i mezzi di comunicazione hanno partorito informazioni indecenti per troppo tempo.
La prima menzogna è riferita al virus: ma davvero possiamo credere che dall’incontro biologico naturale di un pangolino o di un pipistrello con un umano possa scaturire un simile scenario?
Le prove che il Sars-CoV-2 sia un ibrido creato dal pipistrello e dal pangolino, con insertiHIV-1 cioè creato artificialmente, sono ormai emerse: non esiste in natura e chiunque abbia osato comunicarlo è stato arrestato o esautorato dal posto di lavoro.
Certo è che i giochi mondiali militari a Wuhan tra il 18 e il 27 ottobre 2020 sono stati una buona base per la distribuzione del virus, accidentale o voluta che sia stata.
La seconda menzogna è riconosciuta nei test clamorosamente falsati dalla messa sul mercato: l’uso dei PCR come test diagnostico con molti cicli può risultare positivo a tutto. Superando i 35 cicli non è affidabile e oltre i 40 si rischia di produrre fantasma. Figuriamoci con i 45 cicli denunciati nel nostro paese.
Terza menzogna: l’emergenza sanitaria per una malattia irreparabile e mortale è stata sconfessata fin dal 25 febbraio 2020 dal dottor Walter Ricciardi “è giusto non sottovalutare, ma la malattia va messa nei giusti termini: su cento persone malate, 80 guariscono, 15 hanno problemi seri ma guariscono, 5% muore, peraltro persone decedute che avevano condizioni gravi di salute”. Altri professori hanno cercato di minimizzare la narrazione mentre giornali e televisioni diffondevano il panico affermando che anche gli asintomatici potevano diffondere la malattia. È stato sacrificato un enorme numero di persone (l’Eco di Bergamo ha avuto edizioni con pagine e pagine di annunci mortuari) per poter dichiarare lo stato di emergenza.
Certo è che con tale propaganda del terrore il governo ha potuto violare i diritti costituzionali vietando la libertà di movimento, forzando le persone all’isolamento e alla distanza, mettendo gli uni contro gli altri, ha impedito il lavoro, pattugliato le strade, terrorizzato e raccontato falsità.
E ormai si è saputo che i “deceduti positivi a SARS-CoV-2”, sottoposti al tampone risultato positivo (vedi seconda menzogna) non sono primariamente deceduti a causa della CoVId-19. Dove era dunque la “pandemia” quella per cui i medici non potevano curare a casa i pazienti, per cui sono state “sconsigliate” le autopsie e l’Ordine dei Medici riteneva “grave violazione deontologica che contravviene lo spirito del governo” curare secondo scienza e coscienza?
Quarta menzogna: non c’è la cura. Le cure c’erano, ci sono e ci saranno come giustamente hanno praticato i medici che si sono rifiutati di partecipare a un simile genocidio. Un elenco di farmaci chiaro e semplice viene esplicitato dall’autore, con anche qualche dubbio sull’incendio il 20 dicembre 2020 a Taiwan della fabbrica di clorochina, elemento alla base di molte guarigioni rapide.
Un pietoso velo sarebbe il caso di stendere sull’uso del plasma iperimmune e sul suo primo promotore, il dottor Giuseppe De Donno, un fervente cattolico che si sarebbe “suicidato” impiccandosi nel suo studio: penose risultano le lacrime da coccodrillo dei colleghi – e non solo – che lo hanno osteggiato in vita, per poi asserire la validità della cura.
Quinta menzogna: il vaccino. Dato per sicurissimo e assolutamente sperimentato… non si capisce per quale strano motivo le persone abbiano dovuto firmare il consenso informato e mille altri perché che l’autore nella conferenza del 13 giugno a Torino spiegherà approfonditamente.
Così si susseguono altri capitoli, non secondi per importanza, in cui la proteina spike viene esaminata nella sua neurotossicità, ma soprattutto come sia avvenuto con metodo “fabiano” un vero e proprio colpo di stato: la Fabian Society prende il nome da Quinto Fabio Massimo, il Temporeggiatore, il condottiero romano che ha sconfitto Annibale con la tecnica della lentezza e colpendo a fondo quando il nemico è ormai sfinito.
Il principio della rana bollita, nel frasario quotidiano.
Come conclusione di questo invito alla lettura citerei l’autore quando dice:
Il Sistema è una grande mela marcia: nella mela marcia vivono bene soltanto i vermi.
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