Il ritorno della Viaggionauta
Con i caratteri della Yume edizioni è da pochi giorni in libreria la nuova avvincente fatica di Valeria Copperi.
E’ il filo di Arianna, ma per essere attinenti al caso, il filo di Valeria quello che conduce i lettori attraverso il Nord Ovest, ove Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Liguria, rappresentano lo scenario ideale per approfondire con metodica fedeltà storico ambientale, anche nozioni e curiosità dimenticate per poi dare spazio “ alla scoperta di percezioni tattili, olfattive e visive” riscontrate dall’autrice durante il percorso.
L’avvincente continuità tra la descrizione approfondita di luoghi e testimonianze del passato, oltre ad essere apprezzata da chi scrive, assolve un compito non facile che non potrà che avvicinare al territorio chi si accosta per apprendere l’origine di luoghi e tradizioni, che poi finirà per amare.
E’ una pedagogia fascinosa quella che percorre tutto il testo. Perché, almeno per un attempato lettore, contribuisce a far riviver tempi lontani ed a meditare sulle nostre origini.
Chi legge la descrizione analitica e priva di sbavature della Sacra di san Michele, patrimonio dell’Umanità e simbolo della regione Piemonte, prima ancora di apprezzare il combinato tra la Storia del luogo e l’allegoria esoterica di ogni colonna, rivive la potenza e la spiritualità della “Via Angelica” e ritorna con il pensiero e l’indelebile ricordo alla spiritualità percepita nel corso della salita a Mont Saint Michel in Normandia ed alle origini del senso religioso che la storia ci tramanda, ma poco dopo cerca il collegamento con l’immotale romanzo di Umberto Eco e si lascia un po’ traviare dalle debolezze dei monaci che però hanno saputo tracciare piete miliari nella nostra società, tramandandoci un passato che sarebbe andato irrimediabilmente perduto.
Mirabile è il risalto dovuto alla maestosità del Forte di Fenestrelle e alle caratteristiche architettoniche della grande Muraglia sino alla riscoperta del colle dell’Assietta, tanto caro alla memoria dei piemontesi, ove storia e scenari naturali si rincorrono.
Così, rieleggendo le dotte descrizioni del Santuario di Oropa e l’ambiente circostante, si torna istintivamente alle pagine scritte ed immortalate da un filmato ormai raro di Mario Soldati. Perchè si percepisce la medesima partecipazione emotiva, l’osservazione acuta e la maestosità del luogo.
Il noto e il meno noto si intersecano, quando Valeria si sofferma sulla sinagoga di Carmagnola, monumento da poco restaurato che ci fa rivivere il ruolo non secondario delle nostre comunità e la vivacità della vita nei borghi minori nei secoli scorsi.
Ma nel proseguo del viaggio alla scoperta della fortezza del Priamàr a Savona od ai preziosismi del santuario di san Bernardino alle Ossa, San Massimo al Monastero Maggiore sino alla famosa Basilica di Sant’Ambrogio a Milano, emergere, con rara ricercatezza, la rilevanza della Storia minore. Senza tralasciare la minuziosa descrizione storica ed architettonica del Castello Sforzesco di Milano, cui fa accostamento per la comodità del viaggiatore, l’indicazione delle linee della metropolitana adiacenti.
Così la visita minuziosa al Principato di Seborga, ove alla fedele ricostruzione storica, si accosta la genealogia della longeva dinastia regnante, la fierezza della Zecca che batte moneta, sino alla specificità del paesaggio che dall’alto guarda il mare. Le coltivazioni e i prodotti della terra che rispecchiano la fedeltà alle tradizioni con un particolare riferimento alle specialità alimentari ci aprono l’interesse a nuove curiosità.
E’ un viaggio storico e sensoriale che avvince quello che emerge da ogni pagina. L’autrice descrive il borgo alto di Tenda che, nella bramosia di raggiugere la desiata costa, pochi di noi hanno apprezzato, non ravvisando l’importanza di una visita. Così il soffermarsi sulle bellezze naturali che si incontrano nell’itinerario costiero da Levante al Ponente della Liguria con le isole minori , quasi radiografate nelle loro particolarità, per stuzzicare la nostra pigrizia all’affacciarci della stagione estiva.
Un omaggio a storia e tradizione l’autrice lo riserva a uno dei luoghi dei suoi sogni, il castello di Aymavilles in valle d’Aosta. Si sofferma sul ruolo e la potenza dei Challlant e delle famiglie che governavano la Valle, ma non tralascia di descrivere il parco Nazionale del Gran Paradiso che merita una visita cosciente e rispettosa della natura sul versante Valdostano e su quello Piemontese. Natura e Economia della valle si riscontrano a Cogne, con i fasti delle attività economiche legate alle miniere di ferro che ancor oggi sono visitabili.
Ogni viaggiatore che si rispetti, soprattutto nell’era del fast food, vuole conoscere le tradizioni culinarie locali, dalle origini all’oggi. E qui, Valeria non solo affonda le sue conoscenze nella storia e nelle tradizioni , ma da vera intenditrice e golosetta raffinata, stuzzica le papille gustative dei lettori, con l’imbarazzo della scelta. Dal porro di Cervere al Castagnola di Ventimiglia, sino al risotto alla zafferano.
Lasciamo al lettore la piacevole curiosità di scoprire quali sono i luoghi del cuore di Valeria, ove l’atmosfera che ha vissuto nell’approfondire e documentarci le ha impresso addosso qualche meraviglia.
L’itinerario descritto è doppiamente avvincente, perché si sofferma su luoghi e aneddoti a molti noti, ma riesce a trasmetterci il desiderio di ritornare e di approfondire. Ci rimane però una curiosità impertinente.
Cosa ne avrebbe ricavato l’autrice se avesse esteso lo sguardo su altre meraviglie e preziosismi inevitabilmente trovati durante il percorso?
Cercheremo di suggerirglielo sommessamente, nel caso intenda ancora posare il suo sguardo sulle terre meravigliose che ci circondano.
Lasciamo il lettore nella curiosità.
Concludiamo questo piacevole percorso con la conclusione da lei citata e tratta da Anne Carson:
” L’unica regola del viaggio è:
non tornare come sei partito.
Torna diverso”
Valeria Copperi
Itinerari Nord-Ovest. Destinazioni insolite per viaggiatori curiosi
Yume edizioni €16
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