
Al Museo d'arte MIIT di Torino
In ricordo di un colto, gradevole galantuomo, tutore dell’arte millenaria del teatro
Sabato 11 gennaio la notizia della morte di Gian Mesturino avvenuta il giorno prima, è calata come un colpo di maglio dagli schermi del Tg regionale. L’emozione è inciampata sui denti e si è aggrottata la fronte di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo, di poter collaborare con lui e intrecciare piacevoli momenti di passioni e di pensieri attorno all’arte del teatro, alle emozioni di gesti e frasi scagliate dal palco; di questo ed altro, dei momenti di grande silenzio, ancor più che i prolungati applausi.
Momenti spartiti con Gian Mesturino, da sessant’anni presente a tutto campo nel mondo del teatro, autore, scenografo e interprete, oltre che architetto, preside del Liceo Germana Erba, anima di Torino Spettacoli e dei ristrutturati teatri Gioiello, Alfieri ed Erba, dove, sul palco di quest’ultimo sono stati accolti gli spettacoli di Terapia d’Arte, una compagnia che ho avuto l’onore di presiedere e che, dal 2007, per un decennio ha portato sui palchi di numerosi teatri un messaggio di vitalità e di appartenenza d’un manipolo di disabili che, dalle loro carrozzine, affiancati da attori professionisti, musici e ballerini, hanno coinvolto le platee con leggerezza e piacevole riscontro.
Gian Mesturino ci ha accolti con entusiasmo, adattando subito con scivoli e pedane il percorso dal piano strada alle quinte, di quel teatro Erba di corso Moncalieri, nato come cinema Flora nel 57, anni in cui il tema “barriere architettoniche” era un soggetto ignoto e in lontano divenire.
Dal primo spettacolo del 2011 è scaturito un istintivo impulso a comunicare, a conoscerci, a filosofeggiare, immaginando e progettando, ma non solo, chiacchierando amabilmente nel bar di piazza Zara. Momenti in cui l’amicizia si manifesta spontanea, figlia di poche, gentilissime cose.
Tutti i reduci di Terapia d’Arte si stringono intorno alle sue figlie, alla famiglia e all’insieme di quel mondo dell’arte che ha avuto il privilegio di conoscerlo e di volergli bene.

Il Funerale avrà luogo alle 10:00 di martedì presso la Chiesa della Madonna Addolorata in corso Moncalieri 227.
Dicono che eri appena sceso dal palco, con ancora indosso i costumi dell’artista; seppur drammatica uscita di scena è accaduta nel luogo che forse amavi di più Ora, ovunque tu sia, mi sia concesso immaginarti in un grande anfiteatro, intento a studiare un nuovo copione per raccontare il mistero etereo di un’altra storia.
Grazie di tutto!
Condoglianze