
La guerra è l’arte di distruggere gli uomini, la politica è l’arte di ingannarli.
Massimo rappresentante della scuola eleatica. Il nome di P. è legato alla teoria dell’essere unico, immobile e indivisibile, quale venne più tardi accreditata dalla speculazione platonica e dalla critica aristotelica. L’unità e identità dell’essere rimase nota distintiva della scuola eleatica di cui P. fu il capo riconosciuto, e Melisso e Zenone i maggiori epigoni. A questa teoria P. giunse per contrapposizione al pluralismo naturalistico della filosofia ionica e alla dualità uno-molteplice, definito-indefinito della filosofia pitagorica ed eraclitea, in quanto concepivano l’essere come coesistenza di contrari. Fonte: Treccani
Quando la femmina e il maschio mescolano insieme i semi di Venere, la forza che si forma nelle vene da sangue diverso plasma corpi ben costituiti se conserva l’equilibrio. Infatti se mischiatosi il seme le forze contrastano e non formano un’unità nel corpo mescolato, crudeli tormenteranno il sesso che nasce col duplice seme.
È tutto un punto di partenza, perché devo tornare da lui.
Ma dal momento che tutto è denominato luce e tenebra e queste, secondo le loro attitudini sono applicate a questo e a quello, tutto è pieno insieme di luce e di tenebra invisibile, pari l’una e l’altra, perché né con l’una né con l’altra c’è il nulla.
La ragione finirà per avere ragione.
Non costringerai a esistere ciò che non esiste.
La musica che non descrive qualcosa non è altro che rumore.
È necessario il dire e il pensare che l’essere sia: infatti l’essere è, il nulla non è: queste cose ti esorto a considerare. E dunque da questa prima via di ricerca ti tengo lontano, ma, poi, anche da quella su cui i mortali che nulla sanno vanno errando, uomini a due teste: infatti è l’incertezza che nei loro petti guida una dissennata mente. Costoro sono trascinati, sordi e ciechi ad un tempo, sbalorditi, razza di uomini senza giudizio, dai quali essere e non-essere sono considerati la medesima cosa e non la medesima cosa, e perciò di tutte le cose c’è un cammino che è reversibile.
Tutto ciò che esiste è sempre esistito. Niente può venire dal nulla. E qualcosa che esiste non può essere trasformato in nulla.
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