L’insostenibile leggerezza dei nostri tempi
Sembra incredibile, la deriva dei comportamenti e delle situazioni non ci sgomenta più, anzi ci stiamo abituando a poco a poco, d’altro canto l’istinto di sopravvivenza del genere umano tende a fargli accettare situazioni che all’inizio mai avrebbe autorizzato o condiviso, la materia è ancora prioritaria sulla coscienza, Dante scrisse “più dell’onor poté il digiuno “in una lettura anagogica il vero significato è questo.
L’uomo ha accettato la schiavitù, la tortura, la violenza fisica e morale, la pulizia etnica, il genocidio, il razzismo e ogni altra aberrazione, la sua capacità di sopravvivenza è superiore ad ogni altra, salvo il decadimento inevitabile ed ineluttabile della specie, infatti nella storia dell’umanità civiltà elevate e più progredite di altre, alla fine sono crollate disfacendosi; individuarne i motivi apparentemente è semplice, decadimento dei costumi, avidità sempre crescenti, stimoli annegati nel lassismo, nella degenerazione e nella ricerca di sensazioni sempre crescenti e spesso innaturali.
A mio giudizio il motivo scatenante è più complesso e cercherò di individuarlo e trattarlo più avanti.
L’attuale nostra società sta avvicinandosi al limite del decadimento, salvo che non è più quello di una singola civiltà, ma dell’intero genere umano, con la mondializzazione dei commerci e dell’informazione, il processo evolutivo e degenerativo ha raggiunto una velocità che l’uomo non riesce a somatizzare, situazione che crea voragini esistenziali, non solo ha perso la scala delle priorità, per cui tende a preoccuparsi di situazioni minori o marginali ignorando le prioritarie.
Per spiegare meglio questo concetto porterò qualche esempio senza nulla togliere all’importanza dei citati salvo l’aspetto prioritario, il MeToo, i transgender, gli lgbt, i gossip occupano più spazio, della fame, della povertà, del disagio sociale, delle violenze quotidiane e persino delle guerre e dei reali motivi che le determinano.
Le cause o meglio gli acceleratori sono tecnologici, internet che ha consentito e consente il movimento immediato delle idee, delle comunicazioni, del trasferimento di denaro con il conseguente invio dei corrispettivi, nonché delle truffe, dei raggiri, dei ricatti e di ciò che ne consegue; la telefonia mobile ormai appendice quasi fisica di ogni azione, persino i migranti l’ultimo gradino della sofferenza sociale, con Alarm Phone nel bel mezzo del mediterraneo dai loro barconi sollecitano interventi d’aiuto a volte purtroppo tardivi o senza successo.
La tecnologia, mirabile esempio delle capacità evolutive dell’uomo, a volte se non metabolizzata opportunamente, può divenire un’arma a doppio taglio, cosi come l’atomo, principio di tutto, può anche esserne la fine.
Si è parlato di usi e costumi, di tradizione e ritualità, quando questi comportamenti entrano repentinamente in una società diversa, confliggono e creano alterazione e grave turbativa a livello sociologico e nell’educazione civica, se poi la politica, l’ordine pubblico e la giustizia non solo non li sanno gestire, ma sono conflittuali su come farlo, allora l’ambiguità crea il caos e l’ingestibilità.
Ragione e sentimento non sempre sono conciliabili, se poi si frappongono credi religiosi e dogmi, interessi di parte o di terzi, il paradigma dell’assurdo entra in scena.
Chissà se stiamo dando il giusto peso a situazioni che un tempo ci facevano inorridire, allievi che beffeggiano e aggrediscono insegnanti, genitori che anziché punirli reiterano l’aggressione, familiari che si uccidono reciprocante, padri contro i figli e viceversa, intere famiglie trucidate, suicidi condivisi, medici dei pronto soccorso malmenati da esagitati o dai loro parenti, insulti continui e reiterati sui social verso sconosciuti di cui non si approva l’atteggiamento o l’abbigliamento, arrivando alle minacce di morte verso un calciatore che ha sbagliato un rigore, carabinieri e poliziotti aggrediti fisicamente nell’esercizio delle loro funzioni e prerogative, mezzi pubblici che oltre il borseggio quotidiano spesso vedono autisti e controllori malmenati da personaggi privi di scrupoli che non hanno nessun timore delle sanzioni e che spesso agiscono nell’indifferenza generale.
L’elenco potrebbe continuare all’infinito e ogni nazione sia pure con peculiarità diverse patisce la stessa degenerazione, eppure ci stiamo lentamente abituando, continuiamo a stigmatizzare ma lo stupore è svanito è diventato ambientale e c’è pure chi sorride fingendo disapprovazione.
Gli effetti sono chiari, le cause sembrano note, ma c’è un malessere che ha un livello superiore, ho spesso scritto e affermato che tutto a livello cosmico è vibrazione, dai minerali, ai vegetali, agli animali che sono il nostro piccolo mondo, ma anche le stelle i quark e le galassie, tutti sono connotabili dalla vibrazione e variano per la frequenza ed il magnetismo.
La fisica moderna, quella quantistica in particolare, sta aprendo nuovi scenari oltre la conoscenza scientifica, a volte confermando intuizioni del passato che non supportate scientificamente, appartenevano al filone esoterico del vero per chi lo crede o ne subisce la suggestione.
Le vibrazioni sono onde, alcune ben conosciute e sfruttate scientificamente, le onde radio tra tutte, anche i pensieri e le sensazioni sono onde, pochi lo credono, perché la scienza e persino la filosofia non conoscendole non sanno come misurarle, intercettarle o descriverle.
La nostra terra è un pianeta e i pianeti sono esseri viventi, siamo talmente radicati in concetti cristallizzati, che ci è difficile pensare e capire che ci siano esistenze oltre quelle da noi conosciute, in realtà minerali, vegetali, animali e noi stessi, siamo cellule e molecole del pianeta chiamato terra, ampliando il concetto tutti siamo molecole cosmiche, quindi parte del tutto universale e per questo siamo tutti collegati, come le gocce d’acqua lo sono per gli oceani.
I pensieri e le sensazioni compongono un’atmosfera non ancora conosciuta, un po’ come la noosfera ipotizzata, sia pure con criteri diversi, da Pierre Tteilhard de Chardin, che comunque contribuisce a determinare la condizione di sviluppo o di decadimento dal pianeta.
L’umanità organo principale della terra, cedendo neuroni all’egoismo, all’avidità ed alla crudeltà reiterata, per perseguire un modello deleterio di comportamento, sta per pervenire all’ultimo neurone di consapevolezza, in alcuni neuroni c’è la consapevolezza della coscienza, uno dei principi evolutivi della nostra connessione cosmica.
Perché l’umanità non si estingua, il pianeta creerà sconvolgimenti, a prescindere da quelli indotti dai comportamenti ecologici, per dirottare le nubi pensiero verso concetti positivi seppure di sopravvivenza, se non fosse sufficiente si estinguerà per non interrompere la nostra evoluzione, sono condizioni ed eventi già avvenuti nel nostro sistema solare e nel cosmo, esempi di amore sublime il vero principio motore dell’universo, cessare di esistere per far continuare ad esistere il principio evolutivo.