Tutt’altro che la verità
Si dice che la storia la scrivono i vincitori ed in parte è vero infatti designano i loro cantori ed i loro eredi, censurando quelli che non ci stanno.
Scendendo nel nostro piccolo mondo, vediamo che dopo anni di occupazione quasi totale dei media, Rai in testa, oggi un governo di centro destra forte di un consenso parlamentare indiscusso cerca di modificare gli equilibri, per questo viene contestato da tutte le parti che da tempo immemore si sentivano protette e persino premiate, purché distribuissero la dose quotidiana di improperi alle deprecate opposizioni.
Qualcuno eccepirà ci sono giornali e tv libere, la proprietà delle quali è di potentati che hanno cospicui interessi imprenditoriali e quindi di fatto filogovernativi, poiché nei governi di centrodestra anche quando sono maggioritari alla fine si trova sempre l’espediente per farli cadere ancora non si sono allineati, ma se dovesse durare tutta la legislatura la cosa può preoccupare le opposizioni più delle scelte politiche.
Oggi i sindacati sono ancora quasi tutti allineati, in particolare quelli corporativi, l’Usigrai e l’Associazione Magistrati in testa, più il governo dura più s’indeboliscono.
Esaurita la stridula cantilena del neofascismo, non gli resta che attaccare i singoli e qui c’è un bel campo aperto, non ci sono nel governo statisti di chiara fama per cui la critica è facile e vantaggiosa, infatti figure qualificate con idee liberali, poiché all’opposizione non si sarebbero illustrate adeguatamente hanno ripiegato per l’indipendenza trovando profitto nelle professioni.
Non sono un fan di questo centro destra, ma detesto il tipo di opposizione fatto dalla sinistra tipo: quelli di destra sono neo fascisti, non si sono accorti che il fascismo non c’è più nel pensiero degli italiani, gli errori non si ripetono sarebbe demenziale ripercorrerli, né qualche pseudo nostalgico può fare statistica o paura, depreco il dileggio continuo degli avversari politici, trascurando proposte politiche alternative strutturate e logiche, inoltre trovo disdicevole l’aggressività con cui si pronunciano le critiche, sfociando nella maleducazione ed a volte persino nell’insulto.
In quanto al dileggio, che è comunque sempre stigmatizzabile quando fatto da personaggi risibili, mi ricorda la risposta del leone morente quando viene scalciato dall’asino “Sed tu quoque naturae dedecus “.
Dopo questo breve excursus in casa nostra torniamo alle verità negate dall’informazione internazionale.
La guerra Ucraina Russia, personalmente riterrei, guerra Ucraina e mondo occidentale contro Russia e quando qualche paese vedi, Nord Vietnam, Iran provano ad aiutare la Russia fioccano sanzioni su sanzioni.
La Russia ha invaso o meglio tentato d’invadere uno stato sovrano, vero, anche Libia, Iraq, Afghanistan, Serbia, Siria erano stati sovrani eppure la Nato non si è posta alcun problema ad invaderli per poi renderli ingovernabili abbandonandoli, salvo tenere qualche postazione di comodo.
Sull’Ucraina vanno scritte e chiarite alcune circostanze: sino al 1991 era una delle repubbliche sovietiche, parlava e scriveva in russo e la Crimea era stata assegnata alla repubblica sovietica dell’Ucraina dal presidente russo Krusciov nel 1954 per meglio fidelizzarla, nel 1992 dopo la dichiarazione d’indipendenza dell’Ucraina, la Duma, parlamento sovietico, ne richiedeva la restituzione e nel 1994 veniva proclamato l’auto governo della Crimea come repubblica autonoma all’interno dell’Ucraina dopo un’elezione a grande maggioranza fatta nel territorio.
Nel 2014, la Russia occupò militarmente la repubblica indipendente di Crimea, promulgando poi un referendum ne riprendeva la gestione in modo incruento e democratico, salvo procrastinare a future decisioni l’attribuzione territoriale in base al trattato di Budapest poi non rinnovato nel 2017. L’Onu a maggioranza non riconobbe l’annessione, perché non inviò osservatori all’evento.
Dalla dichiarazione d’indipendenza sino al 2014 l’Ucraina ha avuto governi che alternativamente sono stati filorussi o anti Russi, dall’annessione della Crimea sono iniziate le sanzioni occidentali contro la Russia, l’Ucraina storicamente non ha avuto mai relazioni con la Crimea dove abbiamo combattuto in tanti, persino i nostri eroici bersaglieri, poi è diventata definitivamente territorio della Russia Zarista.
Con la presidenza Zielinski le manovre angloamericane sono diventate insistenti con allettamento all’ingresso nella Nato e nella U.E.
La Russia Putiniana, antidemocratica e dittatoriale, ha subito fatto vedere i muscoli per paura di basi Nato al confine, paura un po’ come quella che Kennedy ebbe nel 1961 con Cuba.
La Russia dopo qualche mese di annunci, per non deludere le intelligence occidentali finalmente ha invaso l’Ucraina, e il supplemento di sanzioni da mesi in attesa, sono immediatamente partite.
L’U.E ha avuto un tracollo economico perdendo il suo miglior cliente e fornitore, mentre gli USA hanno quadruplicato il costo del loro gas liquido, poi è iniziata l’emorragia di sovvenzioni e di armi, con richieste sempre più insistenti di forniture, a cui seguivano sostituzioni continue di ministri che volevano non far distruggere completamente il paese. Qualche statista d’oltralpe addirittura voleva intervenire direttamente, forse memore dei successi militari in Indocina e in Algeria, per non parlare della seconda guerra mondiale.
La presidenza Zielinski è democraticamente scaduta, ma la legge marziale attualmente in atto impedisce lo svolgimento di libere elezioni, con dieci milioni di ucraini migrati in Europa oggi voterebbero, consiglieri militari stranieri, Foreign Fighter, cittadini contrari alla guerra che ha distrutto il paese e decimato la popolazione, indebitandolo per almeno sei generazioni future senza nessun vantaggio apparente, perché i territori russofoni dove gli abitanti sono stati costretti a parlare e scrivere l’ucraino, umiliati e boicottati nelle opportunità, in un referendum democratico tornerebbero volentieri russi senza spargimenti di sangue.
Penso che l’integrità territoriale dell’Ucraina non sia così importante per gli occidentali, che desiderano più di ogni cosa far cadere Putin, non tanto perché è un dittatore quanto perché attraverso i Brics e la loro prossima politica monetaria, rischia di far crollare tutta l’economia che ancora si regge sul dollaro, tutto questo ha enormemente rallentato il risanamento ecologico, inasprito la fame nei paesi che già la pativano, creato disagi inauditi in paesi che si ritenevano sicuri, migliaia di morti per interessi di altri, forse siamo solo all’inizio, su tutto incombe la minaccia atomica, una cosa è certa ci sarà una recessione perché qualcuno dovrà pagare il conto e sappiamo già a chi verrà presentato.