Civico20News intervista il Professor Giovanni Ravalli
Stanno emergendo le prime candidature certe per il consiglio regionale del Piemonte, enunciate dai diretti interessati. In proposito, abbiamo incontrato il Professor Giovanni Ravalli, docente negli Istituti Superiori e Preside della scuola regionale di formazione politica di Fratelli d’Italia.
–Professore Ravalli, ci giunge la notizia che lei si candiderà per le prossime elezioni regionali
“La risposta è ‘Si’, spero di essere un ponte con la Regione Piemonte. Da troppo tempo il nostro territorio non ha un proprio rappresentante a Palazzo Lascaris”.
–Il suo curriculum è ricco di impegni nella società civile, nel mondo della scuola e in politica
“Non mi pronuncio, ma ho cercato di fare del mio meglio. Vivo a Monasterolo una frazione del comune di Cafasse, sono sposato da 21 anni e ho 5 figli. Lavoro da 20 anni nelle scuole del territorio, soprattutto a Lanzo presso l’istituto superiore F. Albert.
Per 10 anni sono stato impegnato nell’amministrazione del comune di Cafasse, da 5 anni sono Preside della scuola regionale di formazione politica di Fratelli d’Italia e coordinatore del dipartimento istruzione.
Sono impegnato come catechista in parrocchia a Cafasse e faccio volontariato presso il Centro di aiuto alla vita di Ciriè; da 15 anni organizzo il pellegrinaggio studentesco a Lourdes e spesso coinvolgo i giovani in iniziative di volontariato negli ospedali e case di cura”.
–Focalizziamo l’attenzione sul suo rapporto con le assemblee elettive: cinque anni or sono, lei è risultato il primo escluso nella lista di Fratelli d’Italia e nel 2022 per poco non è stato eletto in Parlamento. Pensa che in questa tornata possa risultare vincente?
“Nelle ultime due sfide elettorali sono arrivato sempre a un passo dal centrare l’elezione. Questa volta, se i cittadini lo vorranno, spero di essere eletto. Fratelli d’Italia è poco sotto il 30% scatteranno tanti seggi. In questi 5 anni il Piemonte è stato ben governato, tutti i sondaggi danno il centrodestra ampiamente in vantaggio”.
–Ci risulta che a partire dai giovani e dalle famiglie, gran parte del territorio tifi per lei
“Ciò corrisponde ai riscontri sin qui ricevuti”
–Nel suo impegno giornaliero, lei è molto legato alla provincia e particolarmente coinvolto nelle problematiche emergenti. Da quando sono state abolite le Province, lei rimarca la marginalizzazione del territorio. Quali sono i temi da affrontare, emergenti e importanti, che si propone di affrontare nel prossimo mandato, se eletto a Palazzo Lascaris?
“I temi legati al territorio saranno tanti, dall’attenzione speciale alle istanze dei sindaci con le loro amministrazioni, alla sanità territoriale con il potenziamento della sanità ospedaliera, fino ai trasporti perché tutti gli impegni presi vengano realizzati in tempi brevi. Certamente nel mio cuore un posto speciale è riservato ai giovani, perché a loro ho dedicato gran parte della mia vita e questo continuerà attraverso una serie di progetti a cui stiamo già lavorando e che coinvolgeranno scuole, oratori, pro loco e società sportive.
Non trascuro i grandi temi già affrontati dal presidente Cirio e dalla giunta uscente sul potenziamento delle grandi vie di comunicazione, l’industrializzazione, la Cultura, il Turismo e la formazione professionale”.
Ovviamente avvalorando quando emerge dal suo ruolo di amministratore comunale, docente e preside del corso di formazione politica.
Grazie Professor Ravalli e auguri.
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