Sono passati 16 anni dall’ultimo titolo conquistato in Formula 1 dalla Ferrari, sarà proprio Louis Hamilton a regalarci un titolo di Campione del mondo nel 2025?
Per quest’anno i giochi e i piloti saranno gli stessi dell’anno passato, e cioè Charles Leclerc e Carlos Sainz. Chissà se l’effetto Hamilton servirà a migliorare la vettura già quest’anno? Che cosa non ha funzionato in questi ultimi anni in cui gli Italiani appassionati di questo sport hanno sofferto ad ogni Gran Premio?
L’ultimo gran premio vinto da un italiano con il marchio del Cavallino Rampante risale al 1985 con Michele Alboreto. Se poi cerchiamo un italiano che ha vinto il Campionato Mondiale con la Ferrari parliamo addirittura del 1952 e 1953 con il milanese Alberto Ascari, mentre Il torinese Scarfiotti è stato l’ultimo italiano a vincere con la Ferrari il GP d’Italia a Monza.
Dopo il titolo conquistato da Kimi Raikkonen nel 2007 vinse Hamilton, poi toccò a Jenson Button in seguito 4 titoli per Vettel, poi il dominio Mercedes con Hamilton, Rosberg e nuovamente Hamilton con un totale di 7 Campionati del Mondo vinti.
Ultimamente Max Verstappen con la Red Bull ha conquistato 3 Mondiali in sequenza, e la Ferrari in tutto questo tempo si è limitata a qualche sporadico acuto prima con Alonso e Vettel, ultimamente con Leclerc, ma solamente in alcune rare occasioni è riuscita ad affermarsi. Anche se la Ferrari era considerata la seconda forza in campo la Mercedes e la Mac Laren hanno lavorato meglio della casa di Maranello.
Dopo la gestione di Jean Todt la scuderia Ferrari non è più riuscita a trovare un manager con i “cosiddetti”. Sicuramente imporre la propria personalità in seno alla Ferrari non è cosa facile, la burocrazia interna che vige a Maranello è assai pesante, le decisioni da prendere ed applicare non sono snelle come negli altri team, per cui i tempi per le soluzioni e le modifiche sono meno rapidi.
I tifosi non mancano, le risorse non mancano, i piloti capaci non mancano, allora cosa manca? Forse un progettista, un motorista, un tattico? Oppure un responsabile unico che debba rendere conto alla proprietà di tutto il progetto, compresa la scelta degli uomini: ad esempio il tattico che ci ha fatto perdere alcuni Gran Premi per le scelte sbagliate in altri Team sarebbe stato pesantemente sanzionato mentre alla Ferrari ciò non è avvenuto.
La Red Bull disponeva a inizio stagione della macchina migliore perché si adattava subito alle caratteristiche di ogni pista. Il pilota Verstappen è sicuramente un numero uno, la vettura è anch’essa un numero uno, per cui non è difficile capire quale sarà il risultato di quest’anno.
ll Ferrarista Charles Leclerc riesce ad avvicinarsi in qualifica a Verstappen, qualche volta anche a stargli davanti, ma poi in gara dopo i primi giri le prestazioni della Ferrari calano, probabilmente le gomme si usurano più rapidamente rispetto a quelle degli altri Team. In soldoni questo vuol dire che la tenuta di strada è affidata molto agli pneumatici piuttosto che alle soluzioni telaistiche e aerodinamiche. Sicuramente non è facile essere sempre vincenti, visto che il successo è la risultanza di tre fattori fondamentali, e cioè: pilota, vettura e team.
Ma che succede? da Zandwoort in poi la Ferrari è passata da non saper sfruttare le gomme a quelle che le sa gestire meglio degli altri. Dopo il terzo posto del GP di Olanda e la vittoria strepitosa di Monza la vettura si è rivelata tra le migliori, riuscendo a battere la MacLaren e la Red Bull, quest’ultima in precipitata ultimamente in serie difficoltà. La partenza del tecnico Adrian Newey fino a poco tempo fa in forza alla Red Bull non ha giovato al Team Campione del mondo di Verstappen da quando il tecnico si è allontanato la vettura ha perso la nomea di vettura migliore per lasciare posto a MacLaren e Mercedes,che hanno scalato la vetta delle migliori, seguite dalla Ferrari.
In questo frangente Sir Louis Hamilton è riuscito a conquistare due vittorie dopo anni bui e, a farlo sentire ancora protagonista. Il prossimo anno sarà ancora attore con la Ferrari? La Ferrari rimane comunque la scuderia più vincente da quando esiste il Campionato mondiale F-1, ed è l’unica casa ad aver partecipato a tutti i Gran Premi disputati dal 1952. Non ci resta che sperare anche quest’anno che sia proprio Hamilton dall’alto dei suoi sette titoli Mondiali a portare entusiasmo nel Team Ferrari, e che l’iniezione di novità sproni il Team, compresi Manager, ingegneri, meccanici e logistici a dare il meglio. Se questo si verificasse pure Charles Leclerc ne potrebbe giovare, anche dovendo affrontare il confronto con un pluricampione del mondo.
Un pilota veloce come Leclerc non dovrebbe temere per questo, anzi, a mio parere sarà ancora più motivato a dimostrare la sua capacità, soprattutto in qualifica sul giro secco. In questo confronto bisogna tenere presente un fattore: 26 a 40. Chissà se la differenza di età potrà influire sulle prestazioni Hamilton avrà 41 anni, Leclerc 27. Il più vecchio ha già dimostrato tutto, il più giovane deve ancora farlo…. Non ci resta che aspettare.