Cambio di prospettiva sull’Ucraina rispetto ai quattro anni di Biden
Il leader ucraino Zelensky è tornato a parlare al summit della comunità politica europea a Budapest; il suo è un netto no alle ipotesi di concessioni territoriali che tengano conto della situazione attuale sul campo per arrivare ad una tregua con la Russia.
Diversi osservatori europei e statunitensi da mesi insistono su questa ipotesi per porre termine alle ostilità in Ucraina.
Fare concessioni a Vladimir Putin sarebbe “inaccettabile” per l’Ucraina e “suicida” per l’Europa. Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, ribadisce la propria totale opposizione ad aperture alla Russia. Il numero 1 di Kiev interviene a summit dell’Epc allo stadio Puskas di Budapest e le sue parole sono ovviamente dedicate alla guerra in corso da quasi 1000 giorni contro la Russia. Zelensky ha sempre bocciato ogni ipotesi relativa a sacrifici territoriali dell’Ucraina per porre fine al conflitto.
L’agenzia ADN Kronos riporta la notizia dell’ intervento dell’ex attore oggi presidente ucraino.
“Ci sono molte sfide – secondo Zelensky – dal nostro ultimo incontro in questo formato, la guerra in Russia si è intensificata in modo significativo. Ed è stata proprio la Russia a causare questa escalation. La Corea del Nord ora, di fatto, sta facendo la guerra in Europa. I soldati nordcoreani tentano di uccidere il nostro popolo sul suolo europeo”.
“Dal vertice della Comunità Politica Europea svoltosi in Gran Bretagna a luglio – continua – si è parlato molto della necessità di cedere a Putin, di fare marcia indietro, di fare alcune ‘concessioni’. E alcuni di voi qui presenti hanno fortemente sostenuto che l’Ucraina dovrebbe fare ‘concessioni’ a Putin. È inaccettabile per l’Ucraina e un suicidio per tutta l’Europa”.
E quale sarebbe il prossimo passo? L’Europa dovrebbe cercare il favore di Kim Jong Un, nella speranza che anche lui lasci l’Europa in pace?”, chiede riferendosi alla presenza di soldati nordcoreani nella regione russa di Kursk.
“Nessun leader forte che abbia contribuito a costruire un’Europa unita, forte e pacifica, si sarebbe neanche lontanamente immaginato di fare una cosa del genere. Il concetto di ‘pace attraverso la forza’ ha dimostrato più volte di essere realista ed efficace. Adesso serve, ancora una volta”
insiste l’ex comico.
Abbracciare Putin, come “alcuni” leader europei fanno “da vent’anni”, non aiuta, perché le cose non fanno che “peggiorare”.
“Ringrazio tutti voi – afferma – per il vostro sostegno all’Ucraina e al nostro popolo. Noi ci difendiamo non dalle parole russe, ma dagli attacchi russi. Pertanto, abbiamo bisogno di armi, non di sostegno nei colloqui. Gli abbracci con Putin non aiuteranno. Alcuni di voi lo abbracciano da 20 anni e le cose non fanno che peggiorare. Pensa solo alla guerra: non cambierà. Solo la pressione può mettergli dei limiti”.
Viene da chiedersi se l’insistenza di Zelensky sul no assoluto ad ogni concessione territoriale di territori, è bene ricordare, russi per lingua e cultura come sono quelli del Donbass bombardato dalle forze ucraine dal 2014 sia condivisa dalla popolazione che rappresenta e, soprattutto, se questa posizione intransigente verrà accettata dagli USA che fino ad oggi hanno sostenuto il grosso degli aiuti militari a Kiev.
Molto dipenderà , infatti, da quale sarà l’approccio della nuova amministrazione Trump ma, a quanto pare, il cambio di prospettiva sull’Ucraina rispetto ai quattro anni di Biden sarà molto marcato.
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