
Spalleggiato da alcune centinaia di individui di origine nordafricana
Eugenio Bravo, Segretario Generale SIULP, ci comunica congiuntamente alle altre Associazioni, il deplorevole episodio ai danni delle Forze dell’Ordine:
“Cinque Carabinieri e 4 Poliziotti feriti: un vero e proprio assalto è stato sferrato contro una trentina di Carabinieri schierati a presidio del Commissariato Dora Vanchiglia e della Caserma dei Carabinieri di Piazza Carlina, in occasione di manifestazioni che, strumentalizzando il decesso di Ramy, avevano come unico scopo quello di aggredire le forze dell’ordine e danneggiare il Commissariato”.
Bravo riferisce anche del lancio di bottiglie, di transenne contro i mezzi e gli appartenenti alle forze dell’Ordine nonché paline segnaletiche divelte che
“sono il gustoso passatempo intrapreso da questi delinquenti”.
Solo l’elevata professionalità degli agenti ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente:
“Siamo di fronte a una sistematica violazione dello stato di diritto, che dovrebbe essere garantito da un’autorità capace di far rispettare le leggi.
Tuttavia, tale autorità rappresentante dagli uomini le donne in divisa viene continuamente minacciata, aggredita e messa in discussione, sia negli interventi di ordine pubblico sia nellenormali attività di pattugliamento del territorio”.
Non si può nascondere l’escalation di violenza che non può essere tollerata:
“Senza un’azione decisa e immediata, rischiamo il collasso del sistema giuridico e della sicurezza stessa”.
Appare ovvio che gli autori di queste azioni, che includono imbrattamenti, danneggiamenti al Commissariato, devono essere individuati e puniti con la massima severità e celerità:
“Lasciare impuniti i responsabili equivale a sancire la fine della credibilità dello Stato e del principio stesso digiustizia. Inoltre, risulta ormai evidente che il centro sociale Askstasuna debba essere immediatamente chiuso. Non è accettabile che un luogo pubblico venga messo a disposizione di un gruppo cheorganizza azioni violente contro le forze dell’ordine, offendendo il lavoro e il sacrificio di chi ogni giorno difende la sicurezza dei cittadini”.
Perplessità espresse anche sulla possibilità che il Sindaco decida di lasciare questo spazio a disposizione di Askatasuna:
“Si assumerebbe – conclude Bravo – la piena responsabilità di una scelta che insulterebbe non solo l’onore delle forze dell’ordine, ma anche il senso di giustizia e sicurezza della città. Una tale decisione costituirebbe un grave affronto a tutti i cittadini torinesi, che meritano istituzioni capaci ditutelare l’ordine e far rispettare la legge”.
SIULP SAP COISP USIC USIF SINAFI SAPPE FNS-CISL S.A.M.
(Bravo, Perna, Campisi, Silvestri, Saturno, Critelli, Santilli, Ricchiuti, Gatta)
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Venute a mancare per ragioni storiche le grandi fabbriche con tanti posti di lavoro indifferenziata, diventa difficile interpretare i sentimenti di “masse operaie” fatte da tante persone e famiglie ciascuna con esigenze proprie e non necessariamente uguali fra di loro. ASKATASUNA e simili sono un tentativo di trovare altri poli/metodi di aggregazione che non è compreso dalla maggioranza della popolazione. Dureranno un po’, SENZA SUCCESSO!