Stefano Callà: “In arrivo nuovi codici interni contro le pratiche di violenza nelle scuole”
Con l’introduzione della legge 70 del 2024, il nuovo anno scolastico sembra iniziare con premesse significative e coraggiose per contrastare i fenomeni di bullismo e cyberbullismo. Questa riforma, approvata con largo anticipo per garantirne l’applicabilità già a partire dall’anno corrente, introduce nuovi strumenti per prevenire e affrontare efficacemente queste problematiche.
Un elemento centrale della riforma è rappresentato dai codici interni di prevenzione. Le scuole, infatti, saranno tenute a redigere un insieme di regole in autonomia, adattandole alle proprie specifiche esigenze, ma seguendo le linee guida del Ministero dell’Istruzione e le disposizioni della legge 70/2024. Questi codici fungeranno da manuale operativo per l’intera comunità scolastica, includendo sia il personale che gli studenti. Spetterà a ciascun istituto stilare un regolamento coerente con le proprie necessità, capace di affrontare concretamente le dinamiche legate al bullismo.
La novità più rilevante riguarda l’introduzione di un meccanismo di segnalazione rapido, intuitivo e accessibile a tutti. Ogni scuola dovrà assicurare la presenza di dispositivi, sia fisici che digitali, dedicati a questo scopo, così che studenti e famiglie possano segnalare facilmente situazioni critiche. Questo sistema, per la sua semplicità e immediatezza, potrebbe rappresentare il vero punto di forza della riforma. I sistemi di segnalazione, già in uso da anni in contesti extrascolastici, si sono dimostrati efficaci nel ridurre i rischi di escalation, specialmente nel mondo digitale e social.
In Italia, secondo i sondaggi del Ministero dell’Istruzione, uno studente su quattro dichiara di essere stato vittima di bullismo, un dato in aumento rispetto gli anni precedenti. Misure giuridiche come queste sono necessarie per garantire che ogni studente possa vivere il proprio percorso scolastico senza subire vessazioni, in un ambiente sereno e sicuro.
Stefano Callà
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