Al liceo Volta non è possibile
Niente telefonini ai ragazzi e alle ragazze di prima e seconda liceo. I dispositivi saranno ritirati all’ingresso, intorno alle 8 di mattina, e restituiti all’uscita alle 14.
Nessuna eccezione per l’intervallo. È stata questa la decisione unanime del Consiglio d’Istituto del Liceo Scientifico Statale “Alessandro Volta” di via Filippo Juvarra 14, a Torino.
“I ragazzi non si guardano neanche in faccia, è bastato osservarli durante l’intervallo, molti non si alzano dal banco – ha riferito la dirigente scolastica Maurizia Basili – sostengono che sia il loro tempo libero, ma scappano dal confronto con i coetanei”.
Nell’età di massima socializzazione, i ragazzi rischiano di chiudersi in sé stessi e se gli insegnanti li riprendono si arrabbiano.
Per attuare questa decisione bisognerà solo attendere l’arrivo degli armadietti, dove ogni giorno i telefonini saranno chiusi a chiave e custoditi.
L’onere del ritiro di tutti i cellulari ricadrà sull’insegnante della prima ora, che dovrà riporli tutti in un armadietto, chiudere e consegnare la chiave in presidenza.
Il progetto non sarà automatico e richiederà uno sforzo ulteriore a docenti e al personale scolastico in genere.
Alla base c’è la convinzione che la scuola debba essere soprattutto un luogo di relazioni. E che queste siano un importante fattore di protezione, specialmente nell’adolescenza.
Inoltre sono i più piccoli e i nuovi iscritti a rifugiarsi di più nei cellulari, perché più timidi nell’esporsi a chi non si conosce.
La circolare del ministro Giuseppe Valditara aveva disposto il divieto di utilizzo dei cellulari nelle scuole dell’obbligo e anche per scopi didattici evitando che siano strumenti di distrazione e non di studio.
“Se fosse necessario utilizzare dispositivi elettronici per le attività didattiche, si useranno i tablet della scuola o il laboratorio di informatica” ha precisato la preside Maurizia Basili.
È meglio stringere un patto educativo scuola-famiglia per imparare tutti a gestire il cellulare.
Allora, telefonini non se ne devono vedere proprio in giro.
Meglio trovare laboratori di robotica, banchi disposti per i lavori in gruppo, divanetti per leggere, studiare, riposarsi, facendo scuola basandosi sulle più moderne teorie pedagogiche.
La scelta, già definitiva, ha trovato anche d’accordo molti genitori, che trovano la decisione molto istruttiva, visto che usando i telefonini, tra l’altro si perde la cognizione del tempo, pensando solo a svagarsi non avendo la maturità di utilizzarlo solo per lo studio.
Gli spazi e la didattica in definitiva, siano pensati per incoraggiare gli studenti nel loro viaggio della conoscenza, avendo sempre in mente il benessere degli stessi e di conseguenza delle famiglie e della comunità tutta.
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