Importanti azioni di contrasto alla criminalità straniera poste in essere dalle Forze dell’Ordine. L’effetto Meloni si inizia a percepire.
Come i nostri lettori sanno, il tema sicurezza è strettamente legato al tema dell’immigrazione.
Negli ultimi giorni, in Italia, questo connubio si è ampiamente rafforzato e, se non fosse stato per le Forze dell’Ordine, probabilmente saremmo a parlare di epiloghi tragici.
L’8 maggio scorso, verso l’ora di pranzo, nel Centro Storico della città di Brindisi, un cittadino extracomunitario oriundo del Gambia stazionava nelle immediate vicinanze di un supermercato creando fastidio a clienti e dipendenti dello stesso.
Ad un dato momento alcuni avventori dell’esercizio commerciale hanno chiesto al gambiano di allontanarsi da lì e di non infastidire le persone. L’immigrato è allora salito in sella alla sua bicicletta e – senza proferire dirette minacce contro qualcuno – ha estratto dalla tasca un coltello multiuso con una lama di 10 cm.
Qualche zelante cittadino ha chiamato la Questura di Brindisi che ha immediatamente diramato la segnalazione alle Volanti. Dopo poco tempo gli Agenti della Polizia di Stato hanno rinvenuto il segnalato a poche centinaia di metri dal supermercato.
Lo hanno avvicinato, perquisito, e sono entrati in possesso del coltello ponendolo sotto sequestro. A ciò è seguita una segnalazione alla Procura della Repubblica per porto abusivo di oggetti atti ad offendere.
Gli Agenti hanno poi approfondito la situazione personale del giovane extracomunitario. All’esame obiettivo è emerso che il soggetto era sprovvisto di permesso di soggiorno, scaduto da tempo e mai rinnovato.
Grazie a questa situazione di irregolarità amministrativa il Questore di Brindisi ha potuto emettere un “ordine di trattenimento” del soggetto presso il Centro di Permanenza e Rimpatri (C.P.R.) in attesa di espellerlo dal territorio nazionale.
Nella stessa giornata, a oltre mille km di distanza, nella splendida cittadina di Dronero (Cuneo), un extracomunitario non si è fermato all’alt impostogli dalla Polizia Locale in Via Giolitti.
L’immigrato, alla guida di una Fiat Punto, non solo non si è fermato ma ha cercato persino di mettere sotto gli agenti della Polizia Locale di Dronero i quali, per tutelare la pubblica incolumità, hanno esploso dei colpi in aria per intimorire il fuggitivo.
A nulla è servito. L’immigrato ha continuato la sua folle corsa in direzione di Villar San Costanzo, sulla Strada Provinciale numero 24, dove, dopo un breve inseguimento, è stato fermato e condotto nei pubblici uffici per gli accertamenti del caso.
Importante è stato anche l’intervento dei Carabinieri che sono accorsi in ausilio ai colleghi della Polizia Locale.
Ciò che lascia perplessi è la sicurezza e il senso d’impunità che gli immigrati presenti sul nostro territorio hanno. Si sentono impuniti ed impunibili. Si sentono intoccabili e sanno che in Parlamento c’è una fazione politica – quella seduta nell’emiciclo sinistro – che li definisce “risorse”, “coloro che ci pagheranno le pensioni”, “quelli che fanno i lavori che gli italiani non vogliono più fare”, …
Il Governo guidato da Giorgia Meloni, con particolare plauso per il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sta lavorando alacremente per ristabilire, nel nostro Paese, ordine e disciplina.
Tutto questo richiede tempo, fatica e sforzi, soprattutto se si considera che nell’ultimo decennio il Parlamento era composto in gran parte dalla Sinistra lassista, permissivista ed immigrazionista.
Certamente torneremo sul tema con la certezza che l’Esecutivo Meloni cambierà il passo preso dalla nostra Nazione.