
Non solo la natura anche gli animi in subbuglio
Tutto il mondo è in fermento, inondazioni e siccità determinano accresciute catastrofi, nuovi virus seminano morte, i vaccini rischiano di produrre danni superiori ai benefici.
Le guerre hanno contagiato il pianeta, il medio oriente brucia, l’Europa combatte per procura una guerra non sua con costi economici tali da indebolire la sua economia, creando vittime di indigenza e di paura, rallentando investimenti, progresso e occupazione.
L’espansione geometrica dell’immigrazione non è controllata né disciplinata, né si fa distinzione tra quella etica, i profughi, e quella economica e dei raggiungimenti familiari, partigiani dell’accoglienza si scontrano con isolazionisti e nazionalisti.
Tutto questo non è disciplinato in modo opportuno e sugli ordinamenti nazionali incombono quelli europei, spesso contrastanti e avulsi da realtà così eterogenee, nonché incompleti perché assurdi, ad esempio quello sui paesi sicuri dove si precisa, senza dettagliare che al loro interno ci sono delle aree non sicure o peggio sicure, ma non per i lgbt, o per atri particolari soggetti o condizioni, demandando il tutto ad un elenco definitivo da stilarsi tra due anni, cosa da pazzi, nella quale sguazzano ong anti naufragi, magistrati che interpretano queste ambiguità con uno zelo sospetto e trafficanti pronti a sfruttarle per meri interessi personali.
Che i burocrati dell’Europa non ci siano amici e non ci rispettino è cosa assodata, vedi l’Ecri commissione europea anti razzismo che ieri ha accusato le nostre forze dell’ordine di profilazione razziale in attività di sorveglianza e indagini verso alcune categorie tipo Rom o africani, da chi o da cosa abbiano desunto tale convinzione appare incredibile oltre che insultante, il fatto che queste categorie abbiano spesso a che fare con le forze dell’ordine è che delinquono in proporzione più di ogni altra, i Rom ad esempio sono perseguiti per meno del 10% dei reati che quotidianamente compiono. Per essere condannati ed incarcerati in Italia ci si deve impegnare molto, può ben dirlo la neo onorevole europea Ilaria Salis che per farsi finalmente arrestare ha dovuto andare in Ungheria. Oggi il 50% della popolazione carceraria è straniero mentre rappresenta non più del 10% della popolazione, le proporzioni non sono un’opinione.
In casa nostra l’intreccio si complica perché la politica non ha mai praticato il rispetto dei ruoli, chi governa è da abbattere, non con le idee ma con la critica personale, il gossip e le falsità, purché utili.
Chi da sempre eccelle in questo campo è la sinistra ed i suoi coristi, il fatto è che molti di loro sono in buona fede, pensano davvero di essere la soluzione corretta, d’altronde il loro leader antesignano lo chiamavano Il migliore.
Il leader o meglio la leader del principale partito dell’opposizione l’onorevole Elly Schlein a riprova di quanto ho scritto in precedenza, non prova disagio per ciò che dice, anche se insulso, perché ci crede veramente, come quando definisce deportati gli immigrati da trasferire nel centro d’accoglienza Albanese, peggio di lei sono i coristi, giornalisti, sindacalisti, oltre il sindacato ultra corporativo dei magistrati l’Anm, che attraverso alcune correnti crede che la difesa dell’autonomia della magistratura anziché dalla costituzione sia meglio difesa dalla sinistra che per questo deve stare al governo, ignorando che l’indipendenza non esclude la collaborazione con gli altri poteri, anzi la rafforza, considerazione valida anche per gli esecutivi di centrodestra.
Se si nasce guelfo o ghibellino impossibile comunicare, quando i nostri esecutivi di centro destra e quelli dei magistrati capiranno che solo gli uomini veramente liberi riescono a dialogare senza pregiudiziali di parte?
Tra i coristi poi tutti i beneficiati, attori, cantanti, scrittori che credono che le loro carriere si illustrino meglio se a sinistra, il progresso personale ai progressisti, completano la lista dei coristi le frange estreme quelle che si sporcano le mani nei tumulti insinuandosi nei cortei, creando disordini e aggredendo le forze dell’ordine. Mi è difficile capire come i centri sociali possano manifestare congiuntamente per il no tav, per la scuola, per il novax, per la Palestina e per tutto ciò che può prestar spunto, critica o disordine.
L’opposizione ha chiesto le dimissioni di sei o sette ministri, ed è pronta a denunciarci all’Europa per presunte irregolarità, insomma pronta a tutto pur di attaccare gli avversari, ignorando che contestandoli e ponendoli in ridicolo, comunque si finisce per screditare l’intero paese.
Nel centro destra, non certo una coalizione di infallibili, infatti certi ministri era meglio non fossero mai stati nominati, cosi come atteggiamenti ed affermazioni dovevano essere meglio espresse e più meditate, ma che il leader dei cinque stelle voglia denunciare per sperpero della cosa pubblica il governo per il centro d’accoglienza in Albania è grottesco, lui che con il suo partito ha approvato la legge del superbonus 110% che ci è costata 130 miliardi, senza contare il reddito di cittadinanza, sperperi incontrollati di spesa pubblica di cui hanno beneficiato senza gli opportuni controlli e disposizioni, truffatori ed indegni a danno di interventi utili a sostegno dei meritevoli.
Poi ci sono i buonisti, tra tutti Papa Francesco che ripetutamente dichiara che tutti devono essere accolti, ignorando che una cospicua rappresentanza degli accolti delinque, stupra, truffa, rapina seminando terrore e paura, strano che un gesuita a cui l’accortezza non dovrebbe mancare, non abbia pensato anche alle vittime dell’accoglienza indiscriminata, forse perché distratto dalle troppe nomine cardinalizie, che prima o poi lo costringeranno ad ampliare i locali del Concistoro.
In tutto questo il più messo a disagio è il presidente Mattarella, che non voleva essere rinominato ed ora si vede costretto ad equilibrismi complessi che lo impegnano a presenziare con dichiarazioni quasi quotidiane, per uno che voleva ritirarsi a vita privata, un bel sacrificio.
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