
A Cuneo si usa il compimento del diciottesimo anno di età per fare un po’ di demagogia.
L’Amministrazione Comunale di Cuneo, massima esperta in demagogia ed eventi dozzinali, anche quest’anno, ha consegnato una copia della Costituzione della Repubblica Italiana ai neo diciottenni.
Dal settore Informagiovani del Comune di Cuneo fanno infatti sapere che “oltre 120 neo diciottenni, nati nelle annualità 2006 e 2007 e residenti nel territorio comunale” hanno ricevuto venerdì 31 gennaio, alle ore 17:30, in una cerimonia solenne, la consegna della Costituzione in Sala San Giovanni.
Alla cerimonia hanno preso parte il Sindaco di Cuneo, Patrizia Manassero, l’Assessore alle Politiche Giovanili, Cristina Clerico, il Direttore del Carcere Minorile di Nisida (Napoli), Gianluca Guida, il personale dello sportello Informagiovani e dello sportello Europe Direct Cuneo.

Con l’occasione, tanto per non farsi mancare nulla, è stata consegnata una copia della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea. Contestualmente il Presidente dell’Associazione Volontari Italiani del Sangue – AVIS di Cuneo, Rosina De Luca, ha illustrato ai neo diciottenni “l’importanza della donazione del sangue”.
In una città nella quale vi è un grosso problema di spaccio di sostanze stupefacenti, si sarebbe potuta cogliere l’occasione per fare un po’ di formazione socio-giuridica sui danni derivanti dall’uso di droga e sulle implicazioni penali che questa trascina con sé.
Invece, ancora una volta, si è sprecata un’occasione importante per dire ai giovani che la droga uccide, che lo spaccio è un reato grave e che quando si assiste alla cessione di sostanza stupefacente sarebbe bene informare prontamente le Forze dell’Ordine.
Molti cittadini fanno presente che il Comune di Cuneo ha, nei confronti dei giovani, un atteggiamento sciatto e dilettantistico.
Anziché utilizzare tutte le occasioni utili per fare formazione alla legalità, si fa demagogia spicciola, a buon mercato, che, come ben si può vedere, non costituisce una società sana e onesta ma un “gregge” di giovani animati da ideologie e teorie opinabili.
Forse il Sindaco Manassero e l’Assessore Clerico non sanno che vi sono delle confessioni religiose che non ammettono e non consentono la donazione del sangue.
Se tra i neo diciottenni vi fosse stato qualcuno che appartiene a tale credo? Se vi fosse stato qualche giovane educato dalla famiglia ad altre idee rispetto al sangue?
Cuneo è così. Chiede rispetto per le minoranze, patrocina i “Cuneo Pride”, ma poi non tiene in considerazione quanti hanno idee etiche, sociali e sanitarie differenti da quelle del Sindaco e della maggioranza consiliare.
Marco Pannella, storico leader radicale, avrebbe parlato (a ragione) del “fascismo degli antifascisti”.