Andrea Cionci non ha dubbi: Luisella Scrosati è una “cattiva maestra”.
Visto il nutrito e crescente interesse dei nostri lettori riguardo l’abdicazione di Papa Benedetto XVI e il quantomeno dubbio pontificato di Jorge Mario Bergoglio, torniamo ad affrontare la questione dando voce al giornalista Andrea Cionci, autore del best-seller “Codice Ratzinger”.
Il brillante collega, autore di centinaia di Podcast sul tema delle dimissioni di Benedetto XVI, risponde in modo chiaro e schietto a Luisella Scrosati, autrice di un articolo su “La Nuova Bussola Quotidiana”.
La signora Scrosati è nota al pubblico cattolico per le sue collaborazioni con “Il Timone” e “Radio Maria”, dove tiene una trasmissione periodica.
Andrea Cionci, dopo aver letto l’ articolo dal titolo “Solo la fedeltà alla gerarchia della Chiesa è cattolica, anche nella prova”, decide di analizzarne il contenuto e di definirne l’autrice, Luisella Scrosati, “cattiva maestra”.
Difficile discostarsi dalla definizione del dottor Cionci visto che l’Abbé Hilaire Vernier, sacerdote della Fraternità Sacerdotale San Pietro (FSSP), intervistato dalla Scrosati afferma: “Benedetto XVI non ha mai messo pubblicamente in dubbio la legittimità del suo successore”.
Va detto al sacerdote che, però, Benedetto XVI non ha neppure mai caldeggiato il pontificato di Bergoglio, anzi… Non dimentichiamo quando ha espresso un parere totalmente antitetico a quello dell’inquilino di Casa Santa Marta sulla questione “pedofilia nella Chiesa”.
Ma l’Abbé prosegue dicendo: “Va notato che nessun cardinale, prima o dopo la morte di Benedetto XVI, ha messo in questione la validità dell’elezione di Papa Francesco”. Falso!
Forse il dotto sacerdote della FSSP non sa che il Cardinal Godfried Danneels, ha parlato di “riunioni di un gruppo di porporati per eliminare Ratzinger e far eleggere Bergoglio” come ha ben scritto Andrea Riva su “Il Giornale” il 25 settembre 2015.
Evidentemente fra gli “una cum” – ossia fra quelli che vanno alla Messa celebrata in unione con Bergoglio – sfugge il fatto che fu proprio il Cardinale belga, Godfried Danneels, a dichiarare di aver fatto parte di una setta segreta – la “Mafia di San Gallo” – nata per forzare Benedetto XVI a presentare le dimissioni dalla Cattedra di Pietro e far salire al Soglio Pontificio l’argentino Jorge Mario Bergoglio, sino ad allora, Arcivescovo di Buenos Aires.
Alla “Mafia di San Gallo” appartenevano anche il Cardinale Achille Silvestrini (morto il 29 agosto 2019), il Cardinale George Basil Hume (morto il 17 giugno 1999), il Cardinale Walter Kasper, il Cardinale Karl Lehmann (morto l’11 marzo 2018), il Cardinale gesuita Carlo Maria Martini (morto il 31 agosto 2012) oltre a diversi altri vescovi.
Come possono Luisella Scrosati e l’Abbé Vernier non prendere atto del fatto che con tale setta segreta i citati porporati hanno violato le leggi della Chiesa e, soprattutto, la Costituzione Apostolica “Universi Dominici Gregis” circa la vacanza della Sede Apostolica e l’elezione del Romano Pontefice, promulgata da Giovanni Paolo II, il 22 febbraio 1996?
Fa bene, dunque, Andrea Cionci quando rivolgendosi alla “cattiva maestra” Luisella Scrosati domanda: “Mi può trovare una frase di Papa Benedetto in cui lui dice: ‘Io ho abdicato, ho validamente abdicato, Papa Francesco è il legittimo Pontefice Romano, mio successore’. Mi può trovare una frase del genere?”.
La domanda di Cionci è chiaramente – e provocatoriamente – retorica in quanto, ormai lo sanno pure i sanpietrini di Via della Conciliazione, Papa Benedetto XVI non ha mai deposto il “munus petrino” e, pertanto, è deceduto da Pontefice Romano legittimo.
Tutti sanno che Papa Ratzinger, da fine teologo, si è posto in Sede Impedita rinunciando al “ministerium petrino”, ed urlando al mondo, con il suo fine e raffinato garbo, che in Vaticano la “massoneria ecclesiastica” aveva preso il sopravvento ma la Successione Petrina era salva perché egli aveva tenuto con sé e per sé il “munus”, ossia il sigillo dello Spirito Santo, ricevuto nel Conclave che lo elesse.
Questi sono fatti acclarati, tangibili e documentati che il dottor Andrea Cionci ha portato all’attenzione del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano il 06 giugno 2024 – data che resterà nella storia – con il deposito di un’Istanza per il riconoscimento della nullità dell’abdicazione di Benedetto XVI.
La vicenda si fa sempre più intricata e complessa ma – ne siamo certi – in un modo o nell’altro la verità verrà fuori.
Abbiamo la certezza di ciò perché è stato Gesù stesso a dire a Pietro, nel Vangelo di Matteo: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa” (Matteo 16:18).
Anche se la “massoneria ecclesiastica” pensa di aver preso il potere – citando don Alessandro Maria Minutella, fondatore del “Piccolo Resto Cattolico” – tocca rammentarle: “Voi avete la sede ma non la Fede”.
E, citando l’Apostolo Giacomo, bisogna anche dire che “il corpo senza lo spirito è morto” (Giacomo 2:26).
La Chiesa Cattolica, ce lo insegna la Dottrina, è il “corpo mistico di Cristo” che, in questo particolare momento storico, è carente di Spirito, in quanto occupata da un uomo che Papa non è, il quale sta cercando – con ogni mezzo – di eliminare la “presenza reale di Cristo” per portare i Cattolici verso l’inganno religioso della Pachamama, della “nonna ragno” e di altre demoniache figure chiaramente in contrasto con Gesù Cristo e il suo Vangelo.
Torneremo senza dubbio sul tema.
Di cattivi maestri è pieno il mondo, ma nella Chiesa bisognerebbe essere più onesti. A meno che si sia anche impreparati e quindi convinti di essere bravi maestri. A parte i giri di parole, trovo vergognoso che si continui a soffiare fumo ( di satana) negli occhi del popolo cattolico per nascondere una palese verità: Bergoglio non è mai stato Papa! Poiché Benedetto XVI non ha starnazzato la verità, ma l’ha finemente e inequivocabilmente palesata utilizzando la tecnica della teologia morale detta “ restrizione mentale larga “, allora i grotteschi saputelli commentatori che non hanno capito niente, si sono inventati una storia che favorisce la massoneria vaticana. Chissà perché tutti negano la verità o tacciono? Hanno paura o temono anche di perdere il lavoro/guadagno? Lo sapranno, da bravi cattolici, che l’inganno e l’omertà non saranno graditi davanti al tribunale di Dio?